Al Parco della Rovere

Spacca il parabrezza di un'auto in sosta con una grossa pietra poi aggredisce moglie e marito

La Polizia arresta nigeriano di 35 anni che il giorno dopo è tornato in libertà.

Spacca il parabrezza di un'auto in sosta con una grossa pietra poi aggredisce moglie e marito
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Non era la prima volta che minacciava i vicini di casa. Stavolta, però, un nigeriano di 35 anni avrebbe davvero esagerato ed è stato alla fine arrestato dalla Polizia. L'uomo è accusato d'aver danneggiato con pietre di grosse dimensioni un'auto in sosta e subito dopo d'aver minacciato una donna che aveva come suo unico torto quello di essere passata in quel momento a poca distanza dal nigeriano.

L'intervento della Polizia

E' successo domenica pomeriggio nei pressi del parco della Rovere che si affaccia lungo viale Macallé. La Polizia è intervenuta poiché è stata segnalata la presenza del nigeriano che aveva da poco scagliato un masso di grandi dimensioni contro il vetro di un’autovettura parcheggiata in zona. Durante la chiamata alla linea di emergenza, la residente riferiva che lo stesso straniero, proferendo urla e frasi in lingua a lei sconosciuta, si era reso protagonista di minacce verso una passante fingendo più volte di lanciare la pietra contro di lei.

Il litigio con moglie e marito

Gli operatori della Squadra Volante sono riusciti ad intercettare il soggetto in quel momento intento a litigare con un uomo, marito della donna minacciata, giunto in soccorso della moglie. Separate le parti, gli agenti hanno proceduto alla messa in sicurezza dell’intera situazione assicurando il soggetto all'interno della volante di servizio per poi accompagnarlo in Questura dove è stato arrestato per il reato di danneggiamento aggravato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di minaccia aggravata.

Altri episodi analoghi

Dalla ricostruzione dei fatti, tramite le dichiarazioni di alcuni testimoni e residenti di zona, è emerso che il soggetto, senza fissa dimora, si era reso protagonista nei giorni passati di ulteriori episodi di aggressione e minaccia verso i residenti. Dopo l'udienza di convalida, il giudice ha rimesso il nigeriano in libertà.

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