Sostanze cancerogene negli incensi
Nei giorni scorso i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Biella, sviluppando informazioni scaturite dall’operazione “DETOX”, eseguita dal Gruppo della Guardia di finanza di Monza, hanno effettuato un controllo mirato nei confronti di un esercizio commerciale cittadino, al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati, per violazione al Codice del Consumo 2480 deodoranti per ambienti che agiscono per combustione i cosiddetti incensi, riportanti il marchio HEM.
I militari hanno quindi segnalato all’Autorità Giudiziaria il titolare del negozio per violazione dell’art. 107 del D.lgs 206/2005 (Codice del Consumo) che prevede la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 10.000 euro a 50.000 euro.
“I prodotti sequestrati – spiegano i finanzieri - risultano essere stati inseriti nel 2016 nel sistema RAPEX (Rapid Alert System for dangerous non-food products) della Commissione Europea nella lista dei prodotti pericolosi e non vendibili”.
Il Rapex è un valido strumento per proteggere i consumatori europei dai prodotti pericolosi e riguarda la maggior parte dei beni di consumo. Quando viene accertata la pericolosità di un prodotto (ad es. un giocattolo, un elettrodomestico), l’Autorità nazionale competente adotta gli opportuni provvedimenti per eliminare il pericolo ed il prodotto viene segnalato alla Commissione europea (Direzione generale salute e tutela dei consumatori) informandola dei rischi che presenta e dei provvedimenti adottati dall’Autorità dello Stato membro, quali possono essere il ritiro del prodotto dal mercato o la diffusione di un allert.
I prodotti incriminati sono stati, inoltre, oggetto di notifica “Allarme Consumatori” del 10 giugno 2009 del Ministero della Salute, tramite pubblicazione sul proprio sito internet nella sezione “sicurezza”. In tale notifica vi sono allegate le analisi effettuate dall’ARPAL di Genova che citano testualmente: “le analisi effettuate dall’ARPAL, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente Ligure Dipartimento Provinciale di Genova, hanno riscontrato la presenza di sostanze tossiche e pericolose per la salute, nello specifico benzene (altamente cancerogeno) con valori di concentrazione molto alti e ben superiori ai limiti consentiti dalla legge con riferimento ad un soggetto medio adulto.”
La specifica azione svolta dalla Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato - siano essi realizzati in Italia, nell'Unione Europea o al di fuori di essa - rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi bassissimi, a causa dello sfruttamento di manodopera irregolare o, come nel caso in argomento, dell’utilizzo di sostanze chimiche non a norma e nocive per la salute dei consumatori.
Nei giorni scorso i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Biella, sviluppando informazioni scaturite dall’operazione “DETOX”, eseguita dal Gruppo della Guardia di finanza di Monza, hanno effettuato un controllo mirato nei confronti di un esercizio commerciale cittadino, al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati, per violazione al Codice del Consumo 2480 deodoranti per ambienti che agiscono per combustione i cosiddetti incensi, riportanti il marchio HEM.
I militari hanno quindi segnalato all’Autorità Giudiziaria il titolare del negozio per violazione dell’art. 107 del D.lgs 206/2005 (Codice del Consumo) che prevede la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 10.000 euro a 50.000 euro.
“I prodotti sequestrati – spiegano i finanzieri - risultano essere stati inseriti nel 2016 nel sistema RAPEX (Rapid Alert System for dangerous non-food products) della Commissione Europea nella lista dei prodotti pericolosi e non vendibili”.
Il Rapex è un valido strumento per proteggere i consumatori europei dai prodotti pericolosi e riguarda la maggior parte dei beni di consumo. Quando viene accertata la pericolosità di un prodotto (ad es. un giocattolo, un elettrodomestico), l’Autorità nazionale competente adotta gli opportuni provvedimenti per eliminare il pericolo ed il prodotto viene segnalato alla Commissione europea (Direzione generale salute e tutela dei consumatori) informandola dei rischi che presenta e dei provvedimenti adottati dall’Autorità dello Stato membro, quali possono essere il ritiro del prodotto dal mercato o la diffusione di un allert.
I prodotti incriminati sono stati, inoltre, oggetto di notifica “Allarme Consumatori” del 10 giugno 2009 del Ministero della Salute, tramite pubblicazione sul proprio sito internet nella sezione “sicurezza”. In tale notifica vi sono allegate le analisi effettuate dall’ARPAL di Genova che citano testualmente: “le analisi effettuate dall’ARPAL, Agenzia per la Protezione dell’Ambiente Ligure Dipartimento Provinciale di Genova, hanno riscontrato la presenza di sostanze tossiche e pericolose per la salute, nello specifico benzene (altamente cancerogeno) con valori di concentrazione molto alti e ben superiori ai limiti consentiti dalla legge con riferimento ad un soggetto medio adulto.”
La specifica azione svolta dalla Guardia di Finanza ha una duplice finalità: da un lato, garantire che i prodotti di qualsiasi specie immessi sul mercato - siano essi realizzati in Italia, nell'Unione Europea o al di fuori di essa - rispondano ai requisiti di sicurezza per i consumatori previsti dalle direttive comunitarie e dal Codice del Consumo; dall'altro, tutelare la libera concorrenza tra tutti gli operatori di mercato, evitando che l'economia legale venga danneggiata dall'immissione nei circuiti commerciali di prodotti realizzati a costi bassissimi, a causa dello sfruttamento di manodopera irregolare o, come nel caso in argomento, dell’utilizzo di sostanze chimiche non a norma e nocive per la salute dei consumatori.