Sospetta maxi truffa reddito di cittadinanza. Unsic: "Ci costituiremo parte civile"
Nell’immediato, al personale interessato dalle indagini, da parte dell’UNSIC sono state revocate le credenziali d’accesso ai portali istituzionali al fine di permettere agli inquirenti ogni dovuta serenità nella conduzione delle indagini.

Unsic: "Ci costituiremo parte civile"
L’UNSIC nazionale, il CAF UNSIC nazionale ed il Patronato ENASC evidenziano la loro assoluta estraneità a fatti e condotte contestati dalla Guardia di Finanza di Torino - rispetto la notizia diffusa dagli organi di informazione locale, regionale e nazionale - ad operatori di una locale struttura sindacale per irregolarità nell’elaborazione di richieste per reddito di cittadinanza.
"L’UNSIC nazionale - si legge in una nota - annovera migliaia di sedi ed operatori su tutto il territorio italiano, che negli oltre vent’anni di attività della nostra organizzazione hanno sempre operato con attenzione e professionalità, subendo – tra l’altro - ingiusto nocumento dalle notizie odierne, che per noi risultano caso sporadico".
"Credenziali revocate"
"Nell’immediato - si legge ancora - al personale interessato dalle indagini, da parte dell’UNSIC sono state revocate le credenziali d’accesso ai portali istituzionali al fine di permettere agli inquirenti ogni dovuta serenità nella conduzione delle indagini.
"Tutela immagine"
"Laddove le accuse dovessero trovare fondamento - conclude la nota - l’UNSIC si costituirà parte civile nell’eventuale processo penale per la tutela della propria immagine e degli interessi degli iscritti in tutta Italia".