«Sono stato vittima di un sopruso»

«Sono stato vittima di un sopruso»
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«Sono stato vittima di un sopruso». Lo sfogo arriva da un automobilista biellese che, fermato dalla polizia, si è trovato a dover rispondere di eccesso di velocità, uso del telefono cellulare durante la guida e sorpasso in zona pericolosa e con poca visibilità. «Stavo effettivamente viaggiando oltre il limite massimo consentito dalla legge - ammette il diretto interessato - ma parlavo al viva voce e il sorpasso è avvenuto lungo un rettilineo». La vicenda è successa domenica. 
L’automobilista contesta la lunghissima attesa: «Ho dovuto aspettare 48 minuti in auto con la mia compagna e i nostri due figli, due bambini piccoli, per vedermi contestare violazioni che non ho commesso». Annuncia che non ha intenzione di pagare la multa: ha presentato ricorso al Giudice di pace, definendo il lavoro degli agenti che lo hanno multato «un’azione di arrogante prevaricazione». Andrea Nascimben, conosciuto in città per essere titolare della palestra Metropolitan Wellness Club di Biella, si è quindi affidato alla giustizia.
Interpellato in proposito per cercare di fare chiarezza sull’episodio e per consentire il diritto di replica, il portavoce del Questore preferisce non intervenire in nessun modo come peraltro era scontato attendersi: «Non abbiamo nulla da comunicare a riguardo», è stata l’asettica risposta.
Sh.C.

Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 4 maggio 2107 

«Sono stato vittima di un sopruso». Lo sfogo arriva da un automobilista biellese che, fermato dalla polizia, si è trovato a dover rispondere di eccesso di velocità, uso del telefono cellulare durante la guida e sorpasso in zona pericolosa e con poca visibilità. «Stavo effettivamente viaggiando oltre il limite massimo consentito dalla legge - ammette il diretto interessato - ma parlavo al viva voce e il sorpasso è avvenuto lungo un rettilineo». La vicenda è successa domenica. 
L’automobilista contesta la lunghissima attesa: «Ho dovuto aspettare 48 minuti in auto con la mia compagna e i nostri due figli, due bambini piccoli, per vedermi contestare violazioni che non ho commesso». Annuncia che non ha intenzione di pagare la multa: ha presentato ricorso al Giudice di pace, definendo il lavoro degli agenti che lo hanno multato «un’azione di arrogante prevaricazione». Andrea Nascimben, conosciuto in città per essere titolare della palestra Metropolitan Wellness Club di Biella, si è quindi affidato alla giustizia.
Interpellato in proposito per cercare di fare chiarezza sull’episodio e per consentire il diritto di replica, il portavoce del Questore preferisce non intervenire in nessun modo come peraltro era scontato attendersi: «Non abbiamo nulla da comunicare a riguardo», è stata l’asettica risposta.
Sh.C.

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