Soccorso escursionista in Valle Irogna
PIEDICAVALLO - Con due amici aveva trascorso la giornata tra le montagne della Valle Cervo, scegliendo uno degli itinerari più classici ma anche alpinisticamente più impegnativi. Per un giovane escursionista della provincia di Novara, il sabato in alta quota si è concluso però con una chiamata al soccorso alpino: bloccato da un pesante malessere che gli aveva ormai impedito di procedere nella discesa, e sorpreso con gli amici dal buio, ha infatti preferito affidarsi all’aiuto dei volontari della stazione Valle Cervo. Una scelta «prudente e giustificata», come spiegano gli stessi soccorritori, che si è conclusa con un ritorno a valle tranquillo e sicuro.
Il fatto è avvenuto nella tarda serata di sabato. La richiesta di soccorso è giunta ai volontari della stazione guidata da Pierantonio Carciotto verso le 20.20: «Siamo partiti subito in sei, mettendo insieme una squadra non troppo numerosa ma molto veloce». Obiettivo era arrivare al più presto al giovane, che aveva comunicato di trovarsi nella zona della Valle Irogna, dopo aver compiuto l’anello Lago della Vecchia-Monte Cresto, a circa 1200 metri d’altitudine. «Il ragazzo era bloccato da una pubalgia che gli aveva ormai impedito di proseguire», chiarisce Carciotto, spiegando che il malessere già nel pomeriggio aveva costretto gli amici a rallentare il ritmo. «I ragazzi, colti dal buio, hanno preferito aspettare i soccorsi, trovandosi in una zona impervia - aggiunge il capostazione -. E noi, nel giro di un’ora, siamo arrivati da loro». A prestare le prime cure al ragazzo, un soccorritore che è anche fisioterapista. Rimesso in piedi, poi, il giovane escursionista è riuscito a scendere sulle sue stesse gambe, raggiungendo poi Piedicavallo prima delle 23.
Veronica Balocco
PIEDICAVALLO - Con due amici aveva trascorso la giornata tra le montagne della Valle Cervo, scegliendo uno degli itinerari più classici ma anche alpinisticamente più impegnativi. Per un giovane escursionista della provincia di Novara, il sabato in alta quota si è concluso però con una chiamata al soccorso alpino: bloccato da un pesante malessere che gli aveva ormai impedito di procedere nella discesa, e sorpreso con gli amici dal buio, ha infatti preferito affidarsi all’aiuto dei volontari della stazione Valle Cervo. Una scelta «prudente e giustificata», come spiegano gli stessi soccorritori, che si è conclusa con un ritorno a valle tranquillo e sicuro.
Il fatto è avvenuto nella tarda serata di sabato. La richiesta di soccorso è giunta ai volontari della stazione guidata da Pierantonio Carciotto verso le 20.20: «Siamo partiti subito in sei, mettendo insieme una squadra non troppo numerosa ma molto veloce». Obiettivo era arrivare al più presto al giovane, che aveva comunicato di trovarsi nella zona della Valle Irogna, dopo aver compiuto l’anello Lago della Vecchia-Monte Cresto, a circa 1200 metri d’altitudine. «Il ragazzo era bloccato da una pubalgia che gli aveva ormai impedito di proseguire», chiarisce Carciotto, spiegando che il malessere già nel pomeriggio aveva costretto gli amici a rallentare il ritmo. «I ragazzi, colti dal buio, hanno preferito aspettare i soccorsi, trovandosi in una zona impervia - aggiunge il capostazione -. E noi, nel giro di un’ora, siamo arrivati da loro». A prestare le prime cure al ragazzo, un soccorritore che è anche fisioterapista. Rimesso in piedi, poi, il giovane escursionista è riuscito a scendere sulle sue stesse gambe, raggiungendo poi Piedicavallo prima delle 23.
Veronica Balocco