Soccorso alpino: «Così abbiamo aiutato 60 persone»

Soccorso alpino: «Così abbiamo aiutato 60 persone»
Pubblicato:
Aggiornato:

Sessanta persone soccorse, in 52 missioni: il 2015 è stato un anno di lavoro intenso per gli uomini del Soccorso alpino, sempre impegnati in prima linea negli interventi in montagna. La delegazione biellese, che è formata da quattro stazioni, Biella, Valle Cervo, Valle Elvo e Valle di Mosso, è alla ricerca di nuovi volontari. «Ad oggi siamo rimasti in 49 - spiega il responsabile provinciale, Claudio Negro - quest’anno siamo costretti a contare su otto persone in meno rispetto a quello passato. Tenere il passo con gli interventi non è affatto facile: avremmo bisogno di gente giovane, appassionata di montagna, che sappia sciare discretamente bene e abbia voglia di dedicarsi al prossimo».Delle 60 persone soccorse, 37 sono state salvate da squadre a terra, mentre per altre 23 è stato necessario l’intervento di un elicottero (14 quelli intervenuti da Borgosesia, 5 dalla base di Torino, due da Aosta). Le principali cause di incidenti in montagna sono da ricondursi a cadute, malori, perdita di orientamento o poca esperienza. Quasi la metà delle persone soccorse non ha riportato traumi nè ferite. Esaminando nel dettaglio i dati emerge che ad infortunarsi sono principalmente persone di età compresa tra 40 e 50 anni (25% del totale). Seguono gli escursionisti tra  i 50 e i 60 anni (21%) e tra i 60 e i 70 anni (15%). Tra le persone salvate 43 sono maschi e 17 femmine. Per il 48 per cento le persone sono rimaste per fortuna illese. I morti sono purtroppo risultati tre.I soccorritori si sottopongono a continua formazione (sono 3.567 le ore di coordinamento svolte) e a addestramenti molto impegnativi (2.311 ore) per un totale di 74 incontri complessivi.Diverse anche le campagne di sensibilizzazione portate avanti dalla delegazione biellese del Soccorso alpino. La prossima si terrà domenica 19 giugno: i volontari saranno presenti ad Oropa con “Sicuri sul sentiero” (che riprende quella “Sicuri sulla neve”), volta a educare la cittadinanza sulla cultura della sicurezza e sull’equipaggiamento che bisogna avere prima di intraprendere un’escursione.Shama Ciocchetti

Sessanta persone soccorse, in 52 missioni: il 2015 è stato un anno di lavoro intenso per gli uomini del Soccorso alpino, sempre impegnati in prima linea negli interventi in montagna. La delegazione biellese, che è formata da quattro stazioni, Biella, Valle Cervo, Valle Elvo e Valle di Mosso, è alla ricerca di nuovi volontari. «Ad oggi siamo rimasti in 49 - spiega il responsabile provinciale, Claudio Negro - quest’anno siamo costretti a contare su otto persone in meno rispetto a quello passato. Tenere il passo con gli interventi non è affatto facile: avremmo bisogno di gente giovane, appassionata di montagna, che sappia sciare discretamente bene e abbia voglia di dedicarsi al prossimo».Delle 60 persone soccorse, 37 sono state salvate da squadre a terra, mentre per altre 23 è stato necessario l’intervento di un elicottero (14 quelli intervenuti da Borgosesia, 5 dalla base di Torino, due da Aosta). Le principali cause di incidenti in montagna sono da ricondursi a cadute, malori, perdita di orientamento o poca esperienza. Quasi la metà delle persone soccorse non ha riportato traumi nè ferite. Esaminando nel dettaglio i dati emerge che ad infortunarsi sono principalmente persone di età compresa tra 40 e 50 anni (25% del totale). Seguono gli escursionisti tra  i 50 e i 60 anni (21%) e tra i 60 e i 70 anni (15%). Tra le persone salvate 43 sono maschi e 17 femmine. Per il 48 per cento le persone sono rimaste per fortuna illese. I morti sono purtroppo risultati tre.I soccorritori si sottopongono a continua formazione (sono 3.567 le ore di coordinamento svolte) e a addestramenti molto impegnativi (2.311 ore) per un totale di 74 incontri complessivi.Diverse anche le campagne di sensibilizzazione portate avanti dalla delegazione biellese del Soccorso alpino. La prossima si terrà domenica 19 giugno: i volontari saranno presenti ad Oropa con “Sicuri sul sentiero” (che riprende quella “Sicuri sulla neve”), volta a educare la cittadinanza sulla cultura della sicurezza e sull’equipaggiamento che bisogna avere prima di intraprendere un’escursione.

Shama Ciocchetti

Seguici sui nostri canali