Slot, il Tar boccia il ricorso di Jeantet

Il primo round tra Piergiorgio Jeantet e il Comune di Biella in merito all'ordinanza che regola l'apertura delle sale gioco va a favore di Palazzo Oropa. Così ha deciso il Tar regionale del Piemonte a cui si era rivolto l’imprenditore locale per contestare gli obblighi di spegnimento delle slot machine decise con un’ordinanza a firma del sindaco di Biella Marco Cavicchioli. L’ordinanza in oggetto era quella del 20 luglio scorso che limitava l’attività di gioco d’azzardo per cinque ore al giorno. Ora, con il nuovo provvedimento, il computo totale legato allo spegnimento delle macchinette è salito a otto ore.
Il tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso presentato da Jeantet sottolineando che si deve rilevare che l’attività di raccolta denaro attraverso apparecchi Vtl integra una particolare modalità di gioco, di guisa che i locali in tale attività viene esercitata sono, ai fini della applicazione delle norme di attuazione del piano regolatore del Comune di Biella , assimilabili ad una "Sala Gioco”».
«Inoltre - si legge ancora - va precisato che non è apprezzabile, nella fattispecie, alcun legittimo affidamento del ricorrente in ordine alla conformità urbanistica dell’attività oggetto dell’ordinanza impugnata, atteso che sul punto il Comune di Biella non è mai stato chiamato ad esprimersi e non si è mai espresso». Insomma, Jeantet, che in città ha due sale gioco, in via Rosselli e in via Torino, stante le cose dovrà adeguarsi ai provvedimenti che sono stati presi dal Comune di Biella. Anche si con ogni probabilità verrà presentato ricorso alla sentenza del Tar. La “battaglia” legale pare appena iniziata. E si preannuncia lunga.
Intanto rimane ancora aperta la vertenza tra il Comune e diversi proprietari di esercizi commerciali che ospitano slot e che hanno chiesto al Tar di rivedere l’ordinanza e di essere risarciti per il mancato guadagno dovuto alla limitazione degli orari di accensione delle macchinette. Se ne parlerà a fine ottobre.
Enzo Panelli
Il primo round tra Piergiorgio Jeantet e il Comune di Biella in merito all'ordinanza che regola l'apertura delle sale gioco va a favore di Palazzo Oropa. Così ha deciso il Tar regionale del Piemonte a cui si era rivolto l’imprenditore locale per contestare gli obblighi di spegnimento delle slot machine decise con un’ordinanza a firma del sindaco di Biella Marco Cavicchioli. L’ordinanza in oggetto era quella del 20 luglio scorso che limitava l’attività di gioco d’azzardo per cinque ore al giorno. Ora, con il nuovo provvedimento, il computo totale legato allo spegnimento delle macchinette è salito a otto ore.
Il tribunale amministrativo regionale ha rigettato il ricorso presentato da Jeantet sottolineando che si deve rilevare che l’attività di raccolta denaro attraverso apparecchi Vtl integra una particolare modalità di gioco, di guisa che i locali in tale attività viene esercitata sono, ai fini della applicazione delle norme di attuazione del piano regolatore del Comune di Biella , assimilabili ad una "Sala Gioco”».
«Inoltre - si legge ancora - va precisato che non è apprezzabile, nella fattispecie, alcun legittimo affidamento del ricorrente in ordine alla conformità urbanistica dell’attività oggetto dell’ordinanza impugnata, atteso che sul punto il Comune di Biella non è mai stato chiamato ad esprimersi e non si è mai espresso». Insomma, Jeantet, che in città ha due sale gioco, in via Rosselli e in via Torino, stante le cose dovrà adeguarsi ai provvedimenti che sono stati presi dal Comune di Biella. Anche si con ogni probabilità verrà presentato ricorso alla sentenza del Tar. La “battaglia” legale pare appena iniziata. E si preannuncia lunga.
Intanto rimane ancora aperta la vertenza tra il Comune e diversi proprietari di esercizi commerciali che ospitano slot e che hanno chiesto al Tar di rivedere l’ordinanza e di essere risarciti per il mancato guadagno dovuto alla limitazione degli orari di accensione delle macchinette. Se ne parlerà a fine ottobre.
Enzo Panelli