Shock a Vercelli: arrestato il comandante della Guardia di finanza

Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli, colonnello Fabrizio Nicoletti e il suo autiere brigadiere Maurizio La Sala sono stati arrestati per ordine dell’Ufficio del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vercelli. Operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Vercelli. Sono accusati di gravi reati contr0 la pubblica amministrazione. La misura cautelare eseguita è l’arresto domiciliare. Ad eseguire le misure  sono stati i  militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

I reati contestati

In particolare, i reati contestati riguardano i delitti di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico in atto pubblico, peculato militare e abuso d’ufficio.

Le indagini hanno consentito di accertare come l’alto ufficiale ed il suo più stretto collaboratore, redigendo le scritture di servizio nelle quali indicavano falsamente orari, località di lavoro e attività di servizio svolte, dichiarando di volta in volta di aver compiuto attività in realtà mai effettuate, nonché di aver prestato servizio in orari e luoghi in cui non sono realmente stati resi, quindi anche attestando falsamente la propria presenza in servizio, inducendo in errore il Ministero dell’economia e delle finanze, quale ente pagatore, che erogava loro a livello retributivo somme di denaro non spettanti. E’ stato altresì accertato un utilizzo dell’autovettura istituzionale in uso al comandante provinciale per scopi privati, così come l’indebito affidamento all’autiere di compiti non rientranti nella mansioni di servizio.

Perquisizioni negli uffici

Nella giornata di oggi. giovedì 8 aprile, insieme all’esecuzione delle ordinanze cautelari della Procura, sono state eseguite numerose perquisizioni, finalizzate all’acquisizione di documentazione, anche presso gli uffici del Comando Provinciale della Guardia Di Finanza di Vercelli.

Altri tre indagati

Al momento ci sono anche degli altri tre finanzieri iscritti nel registro degli indagati ed indagati a vario titolo, tutti e tre hanno ricevuto l’informazione di garanzia.