Sesso sfrenato ai giardini
Trasportati da una irrefrenabile passione sessuale in pieno giorno, nascosti solo in parte da un cespuglio in mezzo ai giardini Zumaglini, a quell’ora gremiti di persone, erano sono stati interrotti sul più bello dai poliziotti e costretti a rivestirsi. Finiti nei guai per il reato di atti osceni in luogo pubblico, i due, un uomo di 45 anni, di Candelo, e una donna, 25 anni, di Biella, sono stati per così dire salvati dalla prescrizione. I fatti risalgono al 5 maggio 2009. Il giudice, Iolanda Villano, ha derubricato il reato in atti contrari alla pubblica decenza. Sono così scattati i termini della prescrizione e la sentenza è stata pertanto di non luogo a procedere nonostante il pubblico ministero onorario, Paola Caruso, avesse chiesto la condanna di entrambi gli imputati-amanti: lui (difeso dall’avvocato Calabrò), con precedenti alle spalle, a tre mesi di reclusione, lei (avvocato Gianni Chiorino) a due mesi.
Trasportati da una irrefrenabile passione sessuale in pieno giorno, nascosti solo in parte da un cespuglio in mezzo ai giardini Zumaglini, a quell’ora gremiti di persone, erano sono stati interrotti sul più bello dai poliziotti e costretti a rivestirsi. Finiti nei guai per il reato di atti osceni in luogo pubblico, i due, un uomo di 45 anni, di Candelo, e una donna, 25 anni, di Biella, sono stati per così dire salvati dalla prescrizione. I fatti risalgono al 5 maggio 2009. Il giudice, Iolanda Villano, ha derubricato il reato in atti contrari alla pubblica decenza. Sono così scattati i termini della prescrizione e la sentenza è stata pertanto di non luogo a procedere nonostante il pubblico ministero onorario, Paola Caruso, avesse chiesto la condanna di entrambi gli imputati-amanti: lui (difeso dall’avvocato Calabrò), con precedenti alle spalle, a tre mesi di reclusione, lei (avvocato Gianni Chiorino) a due mesi.