Sequestrate 15mila ossa per cani
All’inizio del mese, durante l’espletamento di un servizio istituzionale finalizzato al controllo della corretta applicazione della normativa relativa alle merci viaggianti su strada, veniva fermato da una pattuglia della Guardia di finanza un furgone condotto da un cittadino di nazionalità bulgara. Dal controllo dei documenti esibiti, gli operanti hanno subito intuito che qualcosa non “quadrava”. I beni riportati nella fattura mostrata, infatti, erano di gran lunga inferiori come quantità a quelli effettivamente trasportati. Il riscontro analitico e dettagliato eseguito sul carico evidenziava la presenza sul furgone di circa 15.000 articoli per animali (ossa ricoperte da pelle per la masticazione) sprovvisti di qualsiasi documento fiscale, occultati dietro bancali di merce (cucce per cani) regolarmente trasportate.
Da porre in evidenza, il fatto che la totalità dei citati articoli risultavano scaduti, alcuni lotti da diversi mesi, altri addirittura da oltre un anno. Atteso che il Regolamento Europeo nr. 767/2009 equipara a tutti gli effetti tali articoli agli alimenti per animali, ed in considerazione del fatto che le merci “viaggianti su strada” senza documenti di trasporto accompagnatori si ritengono per presunzione vendute, le stesse sono state sottoposte a sequestro integrando la fattispecie delittuosa di cui all’art. 516 Codice Penale (frode in commercio). “Mi sono state regalate”, questa la laconica giustificazione addotta dal conducente del furgone per il quale inevitabilmente è scattata la denuncia a piede libero. Parimenti è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per la stessa ipotesi di reato anche il venditore delle merci sottoposte a sequestro, dipendente di una nota azienda della provincia di Biella. Sugli articoli sequestrati sono tuttora in corso accertamenti tecnico-sanitari da parte del Servizio Veterinario dell’A.S.L., al fine di verificare l’eventuale insistenza di agenti tossici.