Satanisti profanano sette cappelle nel cimitero di Oropa

Cinque le bare aperte nella notte nel camposanto monumentale dov'è sepolto Quintino Sella. I poveri resti sparsi sul pavimento. Forse rubate della ossa. Trovati i simboli satanici del diavolo.

Satanisti profanano sette cappelle nel cimitero di Oropa
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Satanisti profanano sette cappelle nel cimitero di Oropa. I satanisti sono tornati. Stavolta hanno aperto sette cappelle e profanato cinque tombe del cimitero più significativo della Provincia, quello monumentale di Oropa che si sviluppa in parte in forte pendenza e sorge in mezzo a un bosco di grandi faggi. Di cappelle, quel camposanto, ne ospita una quarantina, tra le quali, quella di sienite, a forma di piramide, con le spoglie dello scienziato, politico e alpinista Quintino Sella.

Il vicecapo della Mobile, ispettore Giorgio Santi, con i responsabili del Santuario e il custode

Trovati i simboli satanici

Prima di andarsene, i folli seguaci di qualche setta satanica, hanno disegnato sul pavimento, di fronte alla prima cappella profanata, dei simboli inequivocabili che confermano la natura della profanazione. Sono stati infatti tracciati i tre sei che indicano nell’Apocalisse di Giovanni il numero della Bestia e cioé di Satana. Tale simbolo appare in un solo passo del Nuovo Testamento nell’Apocalisse ed è in realtà riferito a una bestia che sale dal mare e devasta la Terra.

Ossa sparse sul pavimento

La polizia scientifica al lavoro in cerca di tracce utili alle indagini che si preannunciano difficili

Come già era accaduto poche settimane fa nel cimitero “nuovo” di Cossila San Grato, i satanisti hanno estratto le bare dalla loro sede per poi accanirsi sui cadaveri spargendo le ossa sul pavimento delle stesse cappelle. Un vero scempio. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine che si sono occupate dei rilievi sia sabato quando è stata scoperta la prima profanazione, sia ieri mattina quando il custode del cimitero ha scoperto anche le altre sei, tutte sparse lungo il costone della colina, il modus operandi dei profanatori corrisponderebbe in toto a quello utilizzato da chi ha commesso lo stesso gesto sacrilego nel cimitero di Cossila San Grato. Per il momento non trapelano indiscrezioni sull’identità dei corpi estratti dalle bare. Sono stati però identificati e informati nella giornata di ieri, tutti i familiari che nei prossimi giorni si recheranno a Oropa per verificare le condizioni delle tombe di famiglia. Indagano polizia e carabinieri.

Valter Caneparo

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