Salvo il Tribunale di Biella

Salvo il Tribunale di Biella
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Nella seduta di ieri, il Csm ha individuato 53 uffici giudiziari requirenti e giudicanti quali 'sedi disagiate' e, tra questi, il Tribunale di Biella (nella foto). Ciò significa, in concreto, non solo che il Tribunale di Biella continuerà la propria attività, ma che potrà farlo con 3 magistrati in più, un giudice civile, un giudice penale e un sostituto. Per Biella è un'ottima notizia che consente di tirare un sospiro di sollievo collettivo. “Il rischio – spiegano i senatori del Pd Nicoletta Favero e Gianluca Susta che hanno seguito da vicino la vicenda delle difficoltà giudiziarie cittadine - era infatti la chiusura del tribunale e l'avvio di un 'pendolarismo giudiziario' in altre sedi, come Torino. Questo risultato, certo non ancora sufficiente - continuano i senatori dem -  è la migliore risposta a chi, per qualche titolo in più sui giornali, ha costantemente alimentato polemiche, gettando nello sconcerto magistrati, avvocati, personale e cittadini. E' da sottolineare che l'individuazione viene effettuata sulla base dei requisiti previsti dalla legge 133/1998, che nell'ambito delle iniziative assunte per migliorare l'efficienza del sistema giudiziario, consente di potenziare le sedi giudiziarie in cui si è verificato particolare disagio a causa di significative carenze di organico. Ora si avvia la fase di ricerca dei magistrati, che per il trasferimento godranno di particolari incentivi. Continueremo a monitorare la situazione, perché avere il tribunale operativo ed efficiente è assolutamento necessario per la città".

 

Nella seduta di ieri, il Csm ha individuato 53 uffici giudiziari requirenti e giudicanti quali 'sedi disagiate' e, tra questi, il Tribunale di Biella (nella foto). Ciò significa, in concreto, non solo che il Tribunale di Biella continuerà la propria attività, ma che potrà farlo con 3 magistrati in più, un giudice civile, un giudice penale e un sostituto. Per Biella è un'ottima notizia che consente di tirare un sospiro di sollievo collettivo. “Il rischio – spiegano i senatori del Pd Nicoletta Favero e Gianluca Susta che hanno seguito da vicino la vicenda delle difficoltà giudiziarie cittadine - era infatti la chiusura del tribunale e l'avvio di un 'pendolarismo giudiziario' in altre sedi, come Torino. Questo risultato, certo non ancora sufficiente - continuano i senatori dem -  è la migliore risposta a chi, per qualche titolo in più sui giornali, ha costantemente alimentato polemiche, gettando nello sconcerto magistrati, avvocati, personale e cittadini. E' da sottolineare che l'individuazione viene effettuata sulla base dei requisiti previsti dalla legge 133/1998, che nell'ambito delle iniziative assunte per migliorare l'efficienza del sistema giudiziario, consente di potenziare le sedi giudiziarie in cui si è verificato particolare disagio a causa di significative carenze di organico. Ora si avvia la fase di ricerca dei magistrati, che per il trasferimento godranno di particolari incentivi. Continueremo a monitorare la situazione, perché avere il tribunale operativo ed efficiente è assolutamento necessario per la città".

 

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