Sabato sera movimentato nel Biellese: tre interventi dei Carabinieri per disturbo alla quiete pubblica

Una notte di segnalazioni e controlli per i Carabinieri del Biellese, impegnati in tre distinti interventi tra Candelo, Cossato e Andorno Micca per presunti disturbi alla quiete pubblica. In nessuno dei casi si è reso necessario un intervento repressivo.

Candelo, musica troppo alta a una festa privata

Il primo episodio è stato registrato a Candelo, quasi a mezzanotte, in via Resistenza. Una chiamata ha segnalato una festa privata con musica ad alto volume. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno preso contatti con l’organizzatrice, trovando una situazione tranquilla: all’interno dell’abitazione erano presenti soltanto cinque persone. La padrona di casa, collaborativa, ha abbassato ulteriormente il volume della musica.

Cossato, musica inesistente: era solo una cena in giardino

Alle 1.30 a Cossato arriva un'altra richiesta d'intervento: un residente ha lamentato il volume eccessivo della musica proveniente dalla casa del vicino. Anche in questo caso, i militari, una volta giunti sul posto, non hanno riscontrato alcun disturbo reale: nel giardino dell’abitazione segnalata stava giungendo al termine una tranquilla cena tra due persone, senza musica ad alto volume né comportamenti molesti.

Andorno Micca, musica dal torneo e un ubriaco da accompagnare a casa

Alle 2.30 un'altra telefonata porta i Carabinieri a Andorno Micca, dove un uomo ha lamentato l’impossibilità di dormire a causa della musica proveniente da un campetto dove si sta svolgendo un torneo H24 di calcetto. I militari di Occhieppo Inferiore, intervenuti sul posto, hanno verificato che il volume era già basso, ma hanno comunque invitato gli organizzatori ad abbassarlo ulteriormente.

Portato a casa un ubriaco

Nel corso di quest'ultimo controllo l’attenzione si è poi spostata su un uomo che stava dando problemi per evidente stato di ebbrezza. Si tratta di un cittadino di origine marocchina di 40 anni. L’uomo, che stava disturbando i presenti, è stato riaccompagnato a casa con l’assistenza dei militari.