Rubò i computer della scuola tecnologica

Rubò i computer della scuola tecnologica
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Se l’è cavata con una pena tutto sommato mite, a nove mesi di reclusione più 200 euro di multa con la condizionale, Salah Eddine Fattah, 20 anni, l’unico maggiorenne del gruppetto di ladruncoli sospettati d’aver svaligiato, nella notte tra il 10 e l’11 giugno, la scuola elementare di Sagliano Micca, gioiello per tecnologia. Il giovane non si è presentato l’altro giorno in tribunale davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paola Rava. Ci ha pensato il suo difensore, avvocato Andrea Delmastro, ad accordarsi per il patteggiamento di una pena mite con il Pubblico ministero. I complici del giovane, di origini marocchine, verranno invece processati dal Tribunale per i minorenni di Torino. 

I tre ragazzi avevano rubato tablet, computer portatili, televisori Led, casse acustiche, macchine fotografiche, proiettori, apparecchi multimediali di marca Apple, il tutto per un valore complessivo di quasi ventimila euro, danni agli infissi esclusi. Erano però stati presi - e il maggiorenne finito ai domiciliari - mentre cercavano di rivendere la preziosa refurtiva nel famigerato mercato di Porta Palazzo a Torino. 

In seguito, nonostante il giudice fosse stato con lui più di una volta magnanimo per avergli concesso il solo obbligo di firma ed in seguito di spostare il domicilio da Sagliano a Biella, il maggiorenne del gruppo si sarebbe presentato solamente una media di un paio di giorni alla settimana in caserma per la firma. I suoi comportamenti irrispettosi delle regole gli erano così costati caro in quanto le continue annotazioni dei carabinieri, avevano convinto il giudice a firmare nei confronti del marocchino un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ventenne era così finito in viale dei Tigli. Ora, ovviamente, dopo la sentenza, è tornato in piena libertà. 
V.Ca. 

Se l’è cavata con una pena tutto sommato mite, a nove mesi di reclusione più 200 euro di multa con la condizionale, Salah Eddine Fattah, 20 anni, l’unico maggiorenne del gruppetto di ladruncoli sospettati d’aver svaligiato, nella notte tra il 10 e l’11 giugno, la scuola elementare di Sagliano Micca, gioiello per tecnologia. Il giovane non si è presentato l’altro giorno in tribunale davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paola Rava. Ci ha pensato il suo difensore, avvocato Andrea Delmastro, ad accordarsi per il patteggiamento di una pena mite con il Pubblico ministero. I complici del giovane, di origini marocchine, verranno invece processati dal Tribunale per i minorenni di Torino. 

I tre ragazzi avevano rubato tablet, computer portatili, televisori Led, casse acustiche, macchine fotografiche, proiettori, apparecchi multimediali di marca Apple, il tutto per un valore complessivo di quasi ventimila euro, danni agli infissi esclusi. Erano però stati presi - e il maggiorenne finito ai domiciliari - mentre cercavano di rivendere la preziosa refurtiva nel famigerato mercato di Porta Palazzo a Torino. 

In seguito, nonostante il giudice fosse stato con lui più di una volta magnanimo per avergli concesso il solo obbligo di firma ed in seguito di spostare il domicilio da Sagliano a Biella, il maggiorenne del gruppo si sarebbe presentato solamente una media di un paio di giorni alla settimana in caserma per la firma. I suoi comportamenti irrispettosi delle regole gli erano così costati caro in quanto le continue annotazioni dei carabinieri, avevano convinto il giudice a firmare nei confronti del marocchino un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il ventenne era così finito in viale dei Tigli. Ora, ovviamente, dopo la sentenza, è tornato in piena libertà. 
V.Ca.