Rissa sfiorata alla serata sulle Foibe del Museo del Territorio
Mentre era in corso l’introduzione della serata, l'interruzione e l'accusa agli organizzatori di dare una visione distorta di quelle vicende storiche.
«Venerdì sera alla serata organizzata dall'Anpi Valle Elvo per un approfondimento storico su foibe e il caso Cossetto, presente la studiosa Cernigoi, si è assistito a una interruzione, scomposta e strumentale, di un nostalgico facinoroso». Questo il post di Daniele Gamba sul proprio profilo Facebook sull'evento organizzato al Museo del Territorio di Biella per parlare di Foibe, dove si è sfiorata la rissa fra alcuni dei presenti.
L'interruzione e la rissa sfiorata
Mentre era in corso l’introduzione della serata, l’ex presidente dell’Atl Eliseo Ferrari, di lunga militanza nel centrodestra, ha interrotto l’intervento accusando gli organizzatori e gli oratori di dare una visione distorta di quelle vicende storiche: immediata la risposta di alcuni presenti che hanno acceso un dibattito, alzando la voce e sfiorando la rissa.
Insulti, spinte e minacce
Alle parole del dialogo sono molto in fretta seguiti insulti, minacce e spinte: dopo alcuni "vaffa", infatti si è sentito più volte la frase «Fai attenzione», che ha scatenato ulteriormente la tensione e il tono dei presenti. Dopo il «Che ***** minacci?» la potenziale rissa si è fatta ancora più pericolosa, con diverse persone trattenute di peso per evitare l'irreparabile: anche se sono volati insulti pesanti, fortunatamente ci si è limitati a quelli.
Il commento e il video
«Senza nemmeno attendere l'esposizione delle tesi della storica Claudia Cernigoi, fondate sui fatti documentati - scrive Gamba, autore del post contenente il video pubblicato su Facebook - il provocatore ha interrotto i lavori con invettive e grande sceneggiata prima ancora che si entrasse nella trattazione di merito. Una conferma di come è vissuto da alcuni il giorno del ricordo, sempre più giornata di propaganda e di semplificazioni volta a ingigantire e ribaltare le responsabilità degli eventi sul confine orientale».
In Italia ci sono due categorie di persone : i faziosi e i fascisti. Orgoglioso di essere fazioso, cioè antifascista. Ma come si fa essere fascisti ancora oggi nel 2024? Vivete in pace, fatevene una ragione contro la vostra violenza i popoli si ribelleranno sempre.
Penso che i comunisti hanno sempre negato l'evidenza: nel 1953 a Berlino Est contro i lavoratori tedeschi, nel 1956 con l'invasione dell'Ungheria, nel 1968 con l'invasione della Cecoslovacchia, nel 1979 in Afghanistan. Quindi lo hanno fatto anche per le foibe, negando perfino che fossero stati i partigiani titini. Negando l'esistenza dei gulag titini come Goli Otok dove deportarono i comunisti italiani di Monfalcone. Giustificando sempre e comunque le loro azioni per i fatti del confine orientale. Oggi di partigiani veri non ce ne sono rimasti, quindi chi oggi rappresenta l'ANPI che ci sta a dire? Perché se loro si autoproclamano eredi della resistenza sarebbe bene che ricordassero che non c'erano solo i comunisti a fare la resistenza ma anche tanti ex soldati, carabinieri, finanzieri. Uccisi e infoibati perché si opponevano al disegno annessionista di Tito, mentre i comunisti italiani su ordine di Togliatti non li contrastavano in nome dell'internazionalismo. Sapete cosa dissero i reduci monfalconesi da Goli Otok? "Tito te c'ha fregà pulito"
Mah! Un ulteriore insulto alle vittime. Comunque non c'è nulla da ribaltare, la storia ha ben evidenziato lo svolgimento dei fatti! Continuare a negarlo è ingiusto. Pone chi lo fa allo stesso livello, se non peggio, dei carnefici!
Frutto dell'essere sempre schierati a prescindere dai fatti. E dello studiare poco. Fino al 43 i fascisti (non i civili italiani trapiantati là, ripeto, i funzionari e i militari fascisti) hanno infoibato migliaia di jugoslavi. Questa è la vergogna che la destra tace. Dal tardo 44 è iniziata la vendetta e le squadre titine non hanno selezionato il "nemico" ma hanno massacrato indistintamente fascisti e civili innocenti. Questa è la vergogna che le sinistre tacciono. Chi è riuscito a scappare, poi, arrivando in Italia, è stato vergognosamente bollato di tradimento e c'è stato un totale ostracismo verso di essi, negando loro aiuti, lavoro, ecc Questa è la vergogna di tutti, politici e popolazione, di cui anche oggi si sente poco o nulla parlare.
Ma quali fatti documentati, la Cernigoi non è faziosa: è la faziosità fatta persona!!!