Riesce la truffa alla Totò
Ha affittato a una malcapitata un appartamento non suo pur di intascarsi l’anticipo e la caparra. L’emulo di Principe De Curtis, in arte Totò, è però stato identificato dai carabinieri e denunciato. La truffa più famosa è senz’altro quella della vendita della Fontana di Trevi nel film “Totò truffa”. In quella scena Totò, assistito dal fido Nino Taranto, riesce a vendere il celebre monumento romano ad un ingenuo italo-americano.
Ai giorni nostri, il truffatore ha concordato con una giovane donna di Biella il canone d’affitto di quello che diceva essere un appartamento di sua proprietà.
La donna, contenta dell’affare, aveva dato al sedicente padrone di casa un acconto di 200 euro in contanti. «Le faccio poi avere la ricevuta», aveva risposto lui. Pochi giorni dopo, quand’è arrivato il momento di occupare la sua nuova dimora presa in affitto, la donna ha fatto una scoperta shock: l’appartamento non era di proprietà del tizio a cui aveva dato la caparra, ma di un’altra persona. E non era neppure libero.
E’ stata così presentata denuncia per il reato di truffa. Grazie alle indagini, gli investigatori dei carabinieri sono riusciti a identificare e a denunciare il personaggio che si era spacciato per padrone di casa, Luciano N., 57 anni, di Camandona.
V.Ca.