case di riposo

Rette alte e crisi dell’unità di valutazione

La protesta di molte famiglie biellesi: «I nostri cari non vengono visitati e noi paghiamo»

Rette alte e crisi dell’unità di valutazione
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Rette alte e crisi dell’unità di valutazione.

Protestano molte famiglie biellesi

La gestione case di riposo, soprattutto per gli ospiti delle stesse o per le persone che sono in attesa di entrarvi, è complessa in questa fase post lockdown. Perché le attività di controllo per l’accesso dei parenti sono sempre stringenti ma, soprattutto, per i ritardi legati alle operazioni dell’Unità di valutazione geriatrica dell’Asl di Biella, che durante l’emergenza Covid e tutt’ora, non effettua visite per il conferimento della quota sanitaria, se non in bassissime percentuali rispetto al passato. Un problema che si ripercuote sulle tasche delle famiglie che hanno i loro cari ospiti di strutture e che si vedono costrette a pagare la retta piena, che ha una media di 2.500 euro circa. E il tema delle rette, soprattutto in questo periodo, è assai sentito. Tanto che l’assessore regionale alla sanità, Luigi Icardi, in rappresentanza delle Regione, ha preso carta e penna e ha scritto al ministero per chiedere un’integrazione importante a livello economico su questo tema.

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