Reload limitato, ma più forte del virus
Solo cinque stand per mangiare e bere. Obbligo di mascherina e autocertificazione
Reload limitato, ma più forte del virus.
Un'edizione molto diversa dalle precedenti
Sarà un’edizione anomala quella del Reload di quest’anno a causa delle stringenti regole legate all’emergenza coronavirus. Norme che hanno creato non pochi problemi agli organizzatori che vogliono offrire una serie di spettacoli di alto livello a chi ogni anno partecipa a questo festival rispettando fino in fondo quelle che sono le leggi che regolamentano eventi di questa portata. E poco importa se il festival si terrà all’aperto. L’obbligo della mascherina, fino a quando non si arriverà a sedersi negli appositi spazi che verranno ricavati sotto il palco o ai tavoli, ci sarà. Un po’ come succede per i locali al chiuso. A vigilare perché tutto quanto sia rispettato alla lettera saranno i volontari che gravitano attorno al Reload. «Per loro - sottolinea Jacopo Lunardi che insieme a Eddy Romano cura l’organizzazione - è già stato svolto un corso di formazione e un altro si terrà questa sera in vista dell’apertura del festival».
Tutti i dettagli in edicola oggi su Eco di Biella