Raggirano un’anziana per 8 milioni

Raggirano un’anziana per 8 milioni
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Si sarebbero appropriati dell’ingente patrimonio di una novantenne malata di Alzheimer ospite della casa di riposo Cerino Zegna di Occhieppo Inferiore. Si parla di  circa otto milioni di euro consistenti in 112 unità immobiliari tra cui quattro interi condomini, garage, negozi e terreni a Biella e in provincia, ma anche in altre parti del Piemonte, sulla Riviera Ligure e in Costa Azzurra. Il tutto con la complicità di un medico della struttura per anziani che avrebbe attestato la buona salute della vittima e la sua conseguente capacità di poter disporre del proprio patrimonio. Una diagnosi che, guarda caso, avrebbe contrastato in toto con i referti di altri medici i quali, nel corso degli anni, avevano visitata l’anziana sottolineando il suo decadimento cognitivo in stato avanzato.
Sono durate nove mesi le indagini della Guardia di finanza coordinate dal sostituto procuratore Mariaserena Iozzo. La gestazione è servita a raccogliere una montagna di prove e a ottenere dal giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, il sequestro dell’intero patrimonio a garanzia della signora circuita, oltre a 600mila euro in contanti. Nei guai - per il reato di circonvenzione di incapace - è finita  una coppia di Biella. Marito e moglie hanno 45 anni: lei è un’ex impiegata di uno studio legale della città. Lui era titolare di una piccola impresa edile. La casa di riposo Cerino Zegna - come confermano i finanzieri - non c’entra ovviamente nulla con tutta questa storia.
Valter Caneparo

Leggi di più sull'Eco di Biella di sabato 5 novembre 2016

Si sarebbero appropriati dell’ingente patrimonio di una novantenne malata di Alzheimer ospite della casa di riposo Cerino Zegna di Occhieppo Inferiore. Si parla di  circa otto milioni di euro consistenti in 112 unità immobiliari tra cui quattro interi condomini, garage, negozi e terreni a Biella e in provincia, ma anche in altre parti del Piemonte, sulla Riviera Ligure e in Costa Azzurra. Il tutto con la complicità di un medico della struttura per anziani che avrebbe attestato la buona salute della vittima e la sua conseguente capacità di poter disporre del proprio patrimonio. Una diagnosi che, guarda caso, avrebbe contrastato in toto con i referti di altri medici i quali, nel corso degli anni, avevano visitata l’anziana sottolineando il suo decadimento cognitivo in stato avanzato.
Sono durate nove mesi le indagini della Guardia di finanza coordinate dal sostituto procuratore Mariaserena Iozzo. La gestazione è servita a raccogliere una montagna di prove e a ottenere dal giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, il sequestro dell’intero patrimonio a garanzia della signora circuita, oltre a 600mila euro in contanti. Nei guai - per il reato di circonvenzione di incapace - è finita  una coppia di Biella. Marito e moglie hanno 45 anni: lei è un’ex impiegata di uno studio legale della città. Lui era titolare di una piccola impresa edile. La casa di riposo Cerino Zegna - come confermano i finanzieri - non c’entra ovviamente nulla con tutta questa storia.
Valter Caneparo

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