Scandalo

Questura e prefettura assurdamente sottorganico

A fronte di una previsione di organico di 70 dipendenti, sono in servizio solo 23.

Questura e prefettura assurdamente sottorganico
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È incredibile ma è così: a segnalarlo sono le Rappresentanze sindacali unitarie del personale dell'Amministrazione Civile del Ministero dell'Interno, in servizio presso la Prefettura e la Questura di Biella, che intendono denunciare la gravissima situazione, riguardante il personale, in cui versano le tre strutture periferiche.

La situazione critica

A fronte di una previsione di organico di 70 dipendenti ne vede in servizio 23 (compreso uno 1 dipendente in missione dalla Prefettura di Torino), in Questura la dotazione organica prevista è di 33 dipendenti ma in servizio sono presenti solo 13 unità, mentre presso la Sezione di Polizia Stradale con una dotazione prevista di 6 dipendenti ma non ve n'è alcuno. Pertanto, la presenza di personale in servizio è la seguente:

  • Prefettura: 32,8%;
  • Questura: 39,3%;
  • Polizia Stradale: 0%.

Oltre a questi dati va considerato che una quota di dipendenti fruisce di part-time e di altri istituti previsti dal CCNI o norme nazionali che ne riducono la presenza e che l'età media del personale in servizio si attesta ormai intorno ai 55 anni. Nel 2023, inoltre, è previsto il pensionamento di tre dipendenti. Nonostante i carichi di lavoro siano divenuti nel tempo sproporzionati e insostenibili, la concreta dedizione verso le istituzioni e il senso del dovere hanno consentito, sino ad ora, di limitare i disservizi per la cittadinanza.

Il paradosso

In questura la carenza di personale dell'Amministrazione Civile costringe il questore ad impiegare in pianta stabile poliziotti in mansioni amministrative con il paradosso che il Ministero dell'Interno assume personale di Polizia, lo addestra come tale e poi non lo impiega nelle sue funzioni primarie sottraendo importanti risorse all'attività di Polizia sul territorio. Simile situazione si verifica alla Sezione di Polizia Stradale dove l'assenza totale di personale dell'Amm. Civile non consente altra soluzione che l'utilizzo di personale della Polizia di Stato in mansioni amministrative.

Il «senso di abbandono» da parte dello Stato

Tra i lavoratori si è diffuso ormai un profondo scoramento e senso di abbandono per il mancato arrivo di personale neo assunto o proveniente in mobilità da altre amministrazioni pubbliche e per una situazione che, rappresentata al Ministero dell'Interno già quasi 20 anni fa, è ulteriormente peggiorata.

Disservizi inevitabili per i cittadini e le imprese

«E' evidente - fanno sapere i rappresentati delle RSU - che con questi numeri non si può più garantire che tutte le attività di competenza vengano espletate in modo rigoroso e senza disservizi per i cittadini e per le imprese della provincia. Il nostro vuole essere un grido di allarme lanciato a tutta la comunità biellese: questa è la situazione nella quale si trovano le più importanti strutture periferiche della Stato sul territorio della provincia di Biella, uffici che dovrebbero assicurare quotidianamente il controllo e la sicurezza pubblica, garantire la legalità, intervenire nelle emergenze di protezione civile, predisporre l'accoglienza per i richiedenti asilo, rilasciare passaporti ed altre innumerevoli incombenze... Se non si porrà rimedio la macchina amministrativa del Ministero dell'Interno è destinata a collassare molto presto. Riteniamo, pertanto, indispensabile far sentire la nostra voce per informare i cittadini al riguardo e nel tentativo di sollecitare, chi di competenza, nell'adottare rapidi provvedimenti al fine di ridurre le segnalate criticità».

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