«Quell’uomo ha truffato anche me»

«Quell’uomo ha truffato anche me»
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Avrebbe truffato un’anziana anche a Biella il finto tecnico dell’acquedotto arrestato pochi giorni fa a Romagnano Sesia dopo che aveva appena cercato di raggirare un pensionato di 88 anni con la scusa dell’acqua avvelenata al mercurio. Grazie alla fotografia comparsa su Eco di Biella, una pensionata che risiede in città ha riconosciuto lo stesso soggetto che circa un anno fa l’aveva truffata. Ha quindi presentato denuncia in polizia e, tre giorni fa, ha riconosciuto ufficialmente Fortunato Lagaren, 47 anni, nativo di Chivasso ma residente, per l’anagrafe, a Massa Carrara, nel locale campo nomadi.

Avrebbe truffato un’anziana anche a Biella il finto tecnico dell’acquedotto arrestato pochi giorni fa a Romagnano Sesia dopo che aveva appena cercato di raggirare un pensionato di 88 anni con la scusa dell’acqua avvelenata al mercurio. Grazie alla fotografia comparsa su Eco di Biella, una pensionata che risiede in città ha riconosciuto lo stesso soggetto che circa un anno fa l’aveva truffata. Ha quindi presentato denuncia in polizia e, tre giorni fa, ha riconosciuto ufficialmente Fortunato Lagaren, 47 anni, nativo di Chivasso ma residente, per l’anagrafe, a Massa Carrara, nel locale campo nomadi.

L’appello delle forze dell’ordine continua: «Chi riconoscesse  nella foto pubblicata l’autore di un eventuale raggiro a suo carico, non abbia timore a presentarsi in polizia o dai carabinieri per formalizzare una denuncia». Anche a Biella il presunto truffatore ha utilizzato la stessa tecnica dell’acqua avvelenata. Di buon ora ha suonato il campanello della pensionata alla quale ha chiesto di mostrargli il contatore per verificare una probabile contaminazione da mercurio. Nel frattempo, così come a Romagnano Sesia un paio di settimane fa, un complice lo stava aspettando in macchina, pronto per la fuga. Recitando lo stesso e ormai collaudato copione, il truffatore era riuscito a farsi consegnare i soldi che la pensionata custodiva in casa, circa 500 euro in contanti. «Scendo un momento a prendere altri attrezzi», aveva proseguito in finto tecnico. E si era ovviamente dileguato.

La signora biellese ha rimuginato tutti questi mesi. Poi, la scorsa settimana, ha riconosciuto sul giornale l’uomo che a suo dire le avrebbe rubato i soldi e lo ha denunciato. A Romagnano, due settimane fa, Lagaren era stato fermato dai carabinieri in quanto i vicini di casa del pensionato avevano notato la presenza del finto tecnico e del suo complice e, per sicurezza, avevano preferito chiedere l’intervento dei carabinieri. Il “palo”, alla vista dell’auto dei militari, se l’era svignata. Il finto tecnico era invece finito in trappola.

Sorprendente l’equipaggiamento trovato addosso al nomade: un rilevatore di metalli “Black & Decker” con avvisatore acustico e led di colore verde/rosso, una bomboletta di spray al peperoncino, una bomboletta di gas butano, una ricetrasmittente con auricolare, un tesserino di riconoscimento falso recante la dicitura “acquedotto comunale”, una chiavetta metallica per l’apertura dei box contatori, un’agenda elettronica, un cappellino di stoffa con visiera e paraorecchie.

Valter Caneparo

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