pista anarchica

Proiettile e minacce al procuratore di Torino che ha chiesto l'ergastolo per Cospito

Nella busta la lettera A di anarchici. Intanto il detenuto rischia la vita per lo sciopero della fame. Ha perso 35 chilogrammi

Proiettile e minacce al procuratore di Torino che ha chiesto l'ergastolo per Cospito
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Un proiettile in una busta recante la lettera A, e attribuita quindi  agli anarchici è stata inviata nello scorso mese di dicembre al procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo. La notizia è trapelata solo nelle scorse ore. Salutto rappresenta la pubblica accusa in tribunale nel processo all'anarchico Alfredo Cospito, per il quale ha chiesto la pena dell'ergastolo. Nella busta c'era appunto un bossolo e una lettere di minacce firmate appunto con la A di anarchia.

Francesco Saluzzo procuratore generale di Torino

Cospito e Anna Beniamino accusati di strage rischiano l'ergastolo

Gli inquirenti della procura di Milano (competente per le vicende che riguardano i colleghi torinesi) ritengono vi sia un collegamento con il ruolo di Saluzzo ne processo che vede imputati Anna Beniamino e Alfredo Cospito, gli anarchici accusati di strage politica per gli ordigni esplosivi che furono posizionati davanti alla caserma Allievi Carabinieri di Fossano nel giugno 2006.

Come prevede il codice di procedura penale per il reato di strage, anche se non ci furono nè morti nè feriti, Saluzzo aveva chiesto la condanna all'ergastolo. La Corte d'Assise d'Apello aveva poi deciso di interpellare la Corte Costituzionale sul conflitto fra l'eventuale concessione di un'attenuante per lieve entità e l'aggravante della recidiva. Nel frattempo Cospito sta scontando i 20 anni di carcere, per altri plichi esplosivi e attentati, inflitti a suo tempo e confermati dalla Cassazione nel processo Scripta Manent.

Cospito è "a un passo dalla morte" per lo sciopero della fame . Ha perso già 35 chili. L'appello di giuristi e intellettuali

Dal 21 ottobre l'anarchico è in sciopero della fame per protesta contro il regime del 41 bis a cui è sottoposto.

Nei giorni scorsi un gruppo di intellettuali e giuristi ha sottoscritto un appello  al ministro della giustizia Carlo Nordio affinché revochi il regime carcerario del 41 bis a Cospito,  "primo anarchico detenuto in un regime carcerario speciale normalmente riservato ai mafiosi". L'uomo ha perso 35 chili e secondo gli autori dell'appello è "a un passo dalla morte".

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