Professore di musica arrestato per abusi sessuali
I Carabinieri della locale Procura della Repubblica - coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo (nella foto) - a conclusione di un’attività di Polizia Giudiziaria, il 21 febbraio 2015 hanno tratto in arresto in esecuzione di misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Biella, un cittadino biellese, di 42 anni, Insegnante di Musica presso una scuola Primaria di Secondo Grado del circondario, ritenuto responsabile del reato di abuso sessuale continuato.
L’uomo, nel periodo compreso fra il 2011 e il 2014 ha commesso il reato contestato, in danno di una sua allieva, all’epoca dei fatti quattordicenne, durante le ore di lezione impartite privatamente nel domicilio dell’insegnante.
All’indagato, la Procura della Repubblica ha anche contestato il reato di cui all’art.610 c.p. in quanto, nel materiale informatico sequestrato dai Carabinieri nella sua abitazione, sono stati rinvenuti filmati amatoriali contenenti immagini di persone di sesso femminile, filmate a loro insaputa con l’utilizzo di un telefono cellulare.
Uno dei filmati è stato effettuato all’interno della Scuola Media ove lo stesso insegnava.
L’udienza di convalida avanti al GIP si è tenuta il 24 febbraio 2015, durante la quale lo stesso, ha ammesso parzialmente gli addebiti contestati.
L’attività di indagine è stata interamente coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Mariaserena Iozzo.
I PARTICOLARI LI TROVERETE DOMATTINA SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA
I Carabinieri della locale Procura della Repubblica - coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo (nella foto) - a conclusione di un’attività di Polizia Giudiziaria, il 21 febbraio 2015 hanno tratto in arresto in esecuzione di misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Biella, un cittadino biellese, di 42 anni, Insegnante di Musica presso una scuola Primaria di Secondo Grado del circondario, ritenuto responsabile del reato di abuso sessuale continuato.
L’uomo, nel periodo compreso fra il 2011 e il 2014 ha commesso il reato contestato, in danno di una sua allieva, all’epoca dei fatti quattordicenne, durante le ore di lezione impartite privatamente nel domicilio dell’insegnante.
All’indagato, la Procura della Repubblica ha anche contestato il reato di cui all’art.610 c.p. in quanto, nel materiale informatico sequestrato dai Carabinieri nella sua abitazione, sono stati rinvenuti filmati amatoriali contenenti immagini di persone di sesso femminile, filmate a loro insaputa con l’utilizzo di un telefono cellulare.
Uno dei filmati è stato effettuato all’interno della Scuola Media ove lo stesso insegnava.
L’udienza di convalida avanti al GIP si è tenuta il 24 febbraio 2015, durante la quale lo stesso, ha ammesso parzialmente gli addebiti contestati.
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