Professore dello Scientifico in quarantena: "Perplesso dalla procedura"
Esprime perplessità Riccardo Bresciani, tra gli insegnanti sottoposti al tampone ieri.
Il professor Riccardo Bresciani è perplesso per le misure che la sua scuola ha dovuto adottare seguendo le linee guida ministeriali.
Il punto di vista
Scrive Riccardo Bresciani, insegnante al liceo Scientifico "Avogadro" di Biella, tra i docenti che sono stati sottoposti a tampone ieri nella maxi operazione che ha coinvolto 700 persone, tra docenti, studenti e Ata.
"Ma se io sono stato dentro una scuola l'ultima volta il 1° febbraio e in classi non contagiate, poi ho fatto il 18 il tampone rapido, negativo, perché oggi mi fanno il molecolare (che ci può stare), ma mi mettono in quarantena fiduciaria fino al 25? Qualcuno riesce a non definire questa come isteria sanitaria collettiva?".
Protocollo rigido a scuola
Il professore esprime perplessità alla luce delle regole ferree messe in campo dal liceo:
"A scuola siamo molto rigidi su mascherine, distanziamento, uscite, pulizie. La scuola ci ha fornito anche un piccolo altoparlante per le lezioni. Però queste misure non sono bastate alle autorità sanitarie per considerare diversamente le classi colpite da casi di contagio e quelle no".