Processo per la pulizia del torrente Strona

Processo per la pulizia del torrente Strona
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E’ sfociata davanti a un giudice del tribunale di Biella la vicenda della pulizia dell’alveo e degli argini del Torrente Strona, nel tratto che scorre nel cuore di Cossato, che risale giusto a due anni fa e che tante polemiche avevano sollevato da parte di alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale. Il nodo del contendere era legato al fatto che il Comune avesse affidato i lavori a una ditta privata, la “Pellerei Ago Energia” di Cossato (interessata a utilizzare la legna per il suo inceneritore biologico della Spolina, che produce energia destinata all’Enel) la quale, oltre ad essersi tenuta il legname, aveva incassato pure la somma di circa dodicimila euro che era stata messa a disposizione come impegno di spesa.

A ritrovarsi nei guai - per l’accusa di abuso d’ufficio - non è stato un politico, bensì un tecnico, Graziano Fava, 45 anni, di Muzzano, istruttore direttivo dell’Ufficio tecnico del Comune di Cossato, il quale, nei giorni scorsi, è stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare, Anna Ferretti, per l’udienza del prossimo 15 giugno quando inizierà il processo.

Paradossalmente, la “persona offesa” è stata individuata nel comune di Cossato nella persona del sindaco, Claudio Corradino (rappresentato dall’avvocato Maurizio Riverditi di Torino), che a suo tempo, ad ogni rimostranza sollevata dai rappresentanti dell’opposizione, aveva difeso la scelta dell’amministrazione di affidare i lavori alla “Pellerei” e aveva spiegato nel dettaglio dov’erano stati trovati i fondi.

Valter Caneparo

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 24 novembre 2016

 

E’ sfociata davanti a un giudice del tribunale di Biella la vicenda della pulizia dell’alveo e degli argini del Torrente Strona, nel tratto che scorre nel cuore di Cossato, che risale giusto a due anni fa e che tante polemiche avevano sollevato da parte di alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale. Il nodo del contendere era legato al fatto che il Comune avesse affidato i lavori a una ditta privata, la “Pellerei Ago Energia” di Cossato (interessata a utilizzare la legna per il suo inceneritore biologico della Spolina, che produce energia destinata all’Enel) la quale, oltre ad essersi tenuta il legname, aveva incassato pure la somma di circa dodicimila euro che era stata messa a disposizione come impegno di spesa.

A ritrovarsi nei guai - per l’accusa di abuso d’ufficio - non è stato un politico, bensì un tecnico, Graziano Fava, 45 anni, di Muzzano, istruttore direttivo dell’Ufficio tecnico del Comune di Cossato, il quale, nei giorni scorsi, è stato rinviato a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare, Anna Ferretti, per l’udienza del prossimo 15 giugno quando inizierà il processo.

Paradossalmente, la “persona offesa” è stata individuata nel comune di Cossato nella persona del sindaco, Claudio Corradino (rappresentato dall’avvocato Maurizio Riverditi di Torino), che a suo tempo, ad ogni rimostranza sollevata dai rappresentanti dell’opposizione, aveva difeso la scelta dell’amministrazione di affidare i lavori alla “Pellerei” e aveva spiegato nel dettaglio dov’erano stati trovati i fondi.

Valter Caneparo

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