Processo Enerbit: "Condannateli tutti"

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L’accusa ha chiesto dieci mesi di reclusione a testa per gli imputati del processo Enerbit, accusati di abuso d’ufficio e falso: l’ex presidente Fabrizio Ponzana, l’allora amministratore delegato Martino Preden e l’allora consigliere Alfio Serafia. Tutto ruota attorno all’assunzione di sei mesi del nipote dell’ex assessore Pier Giorgio Fava. Soggetto che, secondo il piemme, non aveva i requisiti per ricoprire quel posto, in quanto senza laurea. Il 14 febbraio ci saranno repliche e sentenza.

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L’accusa ha chiesto dieci mesi di reclusione a testa per gli imputati del processo Enerbit, accusati di abuso d’ufficio e falso: l’ex presidente Fabrizio Ponzana, l’allora amministratore delegato Martino Preden e l’allora consigliere Alfio Serafia. Tutto ruota attorno all’assunzione di sei mesi del nipote dell’ex assessore Pier Giorgio Fava. Soggetto che, secondo il piemme, non aveva i requisiti per ricoprire quel posto, in quanto senza laurea. Il 14 febbraio ci saranno repliche e sentenza.

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