«Processate il “corvo” dell’Ascom»

BIELLA - Inizierà il 14 giugno del prossimo anno il processo a carico del presunto “corvo” dell’Ascom che ad aprile dell’anno scorso aveva inviato a centinaia di commercianti, forze dell’ordine, autorità, istituzioni, semplici cittadini, una mail velenosa con la quale vomitava insulti ed accuse nei confronti del presidente dell’associazione dei commercianti, Mario Novaretti, del direttore, Manuel Pera, e di una segretaria.
Domenico Conti, 51 anni, napoletano trapiantato a Biella, ex dipendente della stessa associazione dei commercianti, è stato rinviato a giudizio ieri mattina dal giudice dell’udienza preliminare, Anna Ferretti. Le accuse non sono cambiate rispetto a quelle che gli avevano contestato i carabinieri che lavorano in Procura, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo, il giorno in cui il presunto “corvo” era stato scoperto: calunnia e diffamazione, sostenute con forza in aula anche dalla rappresentante dell’accusa, la piemme Mariaserena Iozzo.
Solo il Tribunale del riesame, su istanza del difensore dell’imputato, avvocato Domenico Duso, aveva espresso qualche riserva sull’accusa di calunnia. Ciò nonostante che nella lunga lettera inviata a mezza città, le parti offese (il presidente, Mario Novaretti, si è costituito parte civile con l’avvocato Andrea Conz) siano state apertamente accusate d’aver commesso reati quali l’appropriazione indebita aggravata, la truffa e il falso.
Il motivo per il quale l’ex dipendente di Ascom abbia deciso di divulgare una simile corrispondenza, ancora non si conosce con certezza in quanto l’imputato si è sempre sottratto agli interrogatori avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Valter Caneparo
Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 27 ottobre 2016
BIELLA - Inizierà il 14 giugno del prossimo anno il processo a carico del presunto “corvo” dell’Ascom che ad aprile dell’anno scorso aveva inviato a centinaia di commercianti, forze dell’ordine, autorità, istituzioni, semplici cittadini, una mail velenosa con la quale vomitava insulti ed accuse nei confronti del presidente dell’associazione dei commercianti, Mario Novaretti, del direttore, Manuel Pera, e di una segretaria.
Domenico Conti, 51 anni, napoletano trapiantato a Biella, ex dipendente della stessa associazione dei commercianti, è stato rinviato a giudizio ieri mattina dal giudice dell’udienza preliminare, Anna Ferretti. Le accuse non sono cambiate rispetto a quelle che gli avevano contestato i carabinieri che lavorano in Procura, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo, il giorno in cui il presunto “corvo” era stato scoperto: calunnia e diffamazione, sostenute con forza in aula anche dalla rappresentante dell’accusa, la piemme Mariaserena Iozzo.
Solo il Tribunale del riesame, su istanza del difensore dell’imputato, avvocato Domenico Duso, aveva espresso qualche riserva sull’accusa di calunnia. Ciò nonostante che nella lunga lettera inviata a mezza città, le parti offese (il presidente, Mario Novaretti, si è costituito parte civile con l’avvocato Andrea Conz) siano state apertamente accusate d’aver commesso reati quali l’appropriazione indebita aggravata, la truffa e il falso.
Il motivo per il quale l’ex dipendente di Ascom abbia deciso di divulgare una simile corrispondenza, ancora non si conosce con certezza in quanto l’imputato si è sempre sottratto agli interrogatori avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Valter Caneparo
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