Prima neve, disastro piante cadute
Se una cosa, più di tutte, ha determinato i maggiori, e spesso più gravi, disagi sulle strade biellesi interessate dalla nevicata di giovedì e ieri, quella cosa non può che essere la più facilmente prevedibile. La più ovvia. Quella che non poteva non essere. Dopo mesi di denunce, anche dalle colonne di Eco, sulla mancata o ridottissima manutenzione delle strade, per lo più a causa delle disgrazie finanziarie della Provincia, la perturbazione che ha gettato sulle strade più alte del territorio fino a 50 centimetri di neve (tanta è registrata ad esempio a Bielmonte, mentre sulle cime si va anche oltre) ha provocato praticamente ovunque la caduta di piante. Finite, quando è andato bene, lontano dalla strada, ma quando è andato male anche sulla carreggiata, sulle auto o sui fili della luce.
Disagi. Pur sorretta da una buona gestione del piano-neve, che praticamente ovunque ha messo in attività gli spartineve fin dalla prima serata, la nevicata non è dunque stata indolore per il territorio biellese. Buona parte della colpa, va detto, è imputabile agli automobilisti - non pochi - che ancora non avevano adempiuto all’obbligo di montare gomme antineve o di dotarsi di catene, ritrovandosi così a fare i conti con un manto stradale per loro impraticabile. Ma altrettanta colpevolezza va imputata proprio alla trascuratezza (spesso forzata) con cui, nei mesi passati, sono stati gestiti i bordi stradali. A subire i maggiori danni per via proprio della caduta di piante sono state le alte valli, Cervo, Sessera e Oropa (qui, ad esepio, lungo via Oropa prima del Favaro, dove sono intervenuti i Vigili del fuoco). A Crevacuore, lungo la provinciale 119, un albero di grosse dimensioni è finito sui fili elettrici, provocando il black out di numerose zone. Per ripristinare le cose sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento volontario di Ponzone che hanno inoltre lavorato per ore in tutte le vallate. Brutta avventura invece per una signora rimasta bloccata nella sua auto, dopo che due alberi le erano caduti sopra, giovedì sera, tra le frazioni Santa Maria e San Martino di Curino. Sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno tagliato gli alberi: la signora, tanta paura a parte, non si è fatta nulla. A Coggiola, a causa della neve, intorno alle 2 di notte tra giovedì e ieri, è andata via la corrente nella casa di riposo. I carabinieri hanno chiesto anche al sindaco di intervenire. Alla fine la situazione si è risolta. Problemi con le piante cadute anche in Valle Cervo, dove in serata l’ambulanza del 118 ha faticato molto a raggiungere Piedicavallo, per un intervento per fortuna non troppo urgente. Alla fine sono intervenuti i mezzi spazzaneve. Sempre qui, alle 4 del mattino, un’ambulanza non ha potuto soccorrere un novantenne in frazione Oretto a San Paolo Cervo a causa della strada bloccata da alberi. A trasportare l’anziano fino a Campiglia ci hanno pensato i volontari del Soccorso alpino. In ognuno di questi interventi in alta valle sono stati impegnati anche i carabinieri dei diversi paesi.
Incidenti. I disagi sulle strade, comunque, non sempre sono stati provocati dalla caduta di piante. Molte le zone nelle quali si sono verificati incidenti stradali a causa del fondo reso impraticabile dallo strato di neve. Alcuni di questi incidenti hanno avuto luogo a Biella, ad esempio in via Pietro Micca e in via per Candelo all’incrocio la Trossi. A Cavaglià, giovedì pomeriggio, probemi analoghi hanno richiesto anche l’intervento di vigili urbani e Polstrada. A Trivero, nel pomeriggio di giovedì, due autobus di linea dell’Atap e uno turistico si sono trovati in difficoltà perché impossibilitati a proseguire in salita. I carabinieri di Trivero e quelli di Coggiola hanno presidiato il bivio lungo la strada per Bielmonte invitando gli automobilisti a tornare indietro se non per motivi più che validi in modo da non bloccare la circolazione. Nel frattempo hanno chiesto alla Provincia di inviare i mezzi, che alle 18 hanno sgomberato la neve consentendo ai bus di ripartire. Uno andava a prendere gli studenti del’Alberghiero. Verso le 18, sulla Trossi, sempre per il maltempo, si sono tamponate la Golf condotta da Gianna D., 45 anni, di Santhià, e l’auto guidata da Rosa B., 74 anni, di Verrone. A Crevacuore, sempre in serrata, un Tir si è girato in mezzo alla strada provinciale creando non pochi problemi alla viabilità. Sono intervenuti i carabinieri di Mosso. Alla fine al Tir sono state piazzate le catene e ha potuto ripartire.
Polstrada. «I controlli sulle gomme da neve non erano ancora stati avviati in modo sistematico, perché il meteo non l’aveva ancora richiesto», a spiegarlo è il comandante della Stradale Maria Adelaide Tedesco, la quale spiega: «Molti automobilisti hanno problemi economici. Non a caso, i nostri controlli ci hanno permesso di verificare che la scelta ricade per lo più sulle catene a bordo, piuttosto che sulle gomme termiche». Nessun intervento di soccorso è stato richiesto alla Polizia Stradale durante la nevicata.