Preso un piromane, caccia al complice

Preso un piromane, caccia al complice
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POLLONE  - Sarebbero due i piromani che hanno appiccato il fuoco a ridosso di Pasqua in Burcina rischiando di provocare un incendio di vaste dimensioni che, per fortuna, è stato spento grazie ai volontari del Corpo antincendi boschivi del Piemonte e dei Vigili del fuoco. Un giovane di 23 anni che abita a Pollone è stato identificato dai carabinieri e denunciato per incendio doloso. Ma con lui ci sarebbe stata un’altra persona ancora in fase di identificazione. Era nell’auto nel momento in cui l’amico, utilizzando del carburante per alimentare il fuoco, stava appiccando l’incendio in vari punti con la tecnica dei folli incendiari. Ad incastrarlo, oltre alle telecamere di cui è dotato il parco, è stato un residente di via San Giovanni che ha visto il giovane proprio nel momento in cui stava appiccando le fiamme e ha dato l’allarme ai vigili del fuoco e ai carabinieri. Il testimone ha visto allontanarsi il piromane su un fuoristrada di colore grigio. Accanto a lui c’era un’altra persona. Le telecamere hanno immortalato il passaggio dell’auto. Dalla targa i carabinieri sono quindi risaliti alla proprietaria, una donna che - nel corso di un interrogatorio - ha ammesso che l’automezzo era di norma in uso al figlio che, a quel punto, è stato denunciato. Il giovane è noto per essere già finito nei guai per danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza, tutti fatti che risalgono al periodo compreso tra il 2010 e il 2011. Non è ancora chiaro il motivo che ha spinto il giovane a provocare l’incendio. Le fiamme avevano attaccato il sottobosco proprio ai confini con il parco, costringendo a due interventi vigili del fuoco e volontari Aib.

Prende intanto posizione il senatore biellese Nicoletta Favero: «Chi brucia un parco, un bosco, una pianta - scrive sul suo profilo Facebook - rinnega le proprie radici, la memoria e intacca il futuro. E’ un criminale chi incendia mettendo a repentaglio la vita: delle persone, degli animali e delle piante». La senatrice ha ringraziato «l’abnegazione e la determinazione di Rodolfo Gilardi dell'associazione Anti-incendi boschivi di Biella, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno coadiuvato le squadre nello spegnimento dell'incendio». Favero prosegue segnalando che «non è la prima volta che criminali piromani danno fuoco al Parco Burcina: ma ora ci sono le telecamere, mio “non caro” piromane e, se non lo sai, le sanzioni sono davvero pesanti. Corri, scappa, ma ti prenderemo». E’ stata di buon aspicio.

Valter Caneparo

POLLONE  - Sarebbero due i piromani che hanno appiccato il fuoco a ridosso di Pasqua in Burcina rischiando di provocare un incendio di vaste dimensioni che, per fortuna, è stato spento grazie ai volontari del Corpo antincendi boschivi del Piemonte e dei Vigili del fuoco. Un giovane di 23 anni che abita a Pollone è stato identificato dai carabinieri e denunciato per incendio doloso. Ma con lui ci sarebbe stata un’altra persona ancora in fase di identificazione. Era nell’auto nel momento in cui l’amico, utilizzando del carburante per alimentare il fuoco, stava appiccando l’incendio in vari punti con la tecnica dei folli incendiari. Ad incastrarlo, oltre alle telecamere di cui è dotato il parco, è stato un residente di via San Giovanni che ha visto il giovane proprio nel momento in cui stava appiccando le fiamme e ha dato l’allarme ai vigili del fuoco e ai carabinieri. Il testimone ha visto allontanarsi il piromane su un fuoristrada di colore grigio. Accanto a lui c’era un’altra persona. Le telecamere hanno immortalato il passaggio dell’auto. Dalla targa i carabinieri sono quindi risaliti alla proprietaria, una donna che - nel corso di un interrogatorio - ha ammesso che l’automezzo era di norma in uso al figlio che, a quel punto, è stato denunciato. Il giovane è noto per essere già finito nei guai per danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e ubriachezza, tutti fatti che risalgono al periodo compreso tra il 2010 e il 2011. Non è ancora chiaro il motivo che ha spinto il giovane a provocare l’incendio. Le fiamme avevano attaccato il sottobosco proprio ai confini con il parco, costringendo a due interventi vigili del fuoco e volontari Aib.

Prende intanto posizione il senatore biellese Nicoletta Favero: «Chi brucia un parco, un bosco, una pianta - scrive sul suo profilo Facebook - rinnega le proprie radici, la memoria e intacca il futuro. E’ un criminale chi incendia mettendo a repentaglio la vita: delle persone, degli animali e delle piante». La senatrice ha ringraziato «l’abnegazione e la determinazione di Rodolfo Gilardi dell'associazione Anti-incendi boschivi di Biella, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno coadiuvato le squadre nello spegnimento dell'incendio». Favero prosegue segnalando che «non è la prima volta che criminali piromani danno fuoco al Parco Burcina: ma ora ci sono le telecamere, mio “non caro” piromane e, se non lo sai, le sanzioni sono davvero pesanti. Corri, scappa, ma ti prenderemo». E’ stata di buon aspicio.

Valter Caneparo

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