Presi spacciatori di banconote false

Presi spacciatori di banconote false
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Spendevano banconote false da cento euro nelle farmacie e nelle parafarmacie. Acquistavano prodotti per pochi euro, pagavano con una banconota di grosso taglio (ovviamente fasulla ma di pregevole fattura) e intascavano il resto in soldi veri. Pensavano forse di poterla fare franca i due spacciatori trasfertisti di banconote false, entrambi provenienti dalla Calabria. Si sono invece imbattuti nei poliziotti biellesi, sia quelli delle volanti sia i loro colleghi della Squadra mobile, investigatori in gamba, di prim’ordine, che nel corso degli anni hanno acquisito notevoli esperienza e capacità. Così, al termine di un’indagine-lampo vecchio stile, condotta con tecniche tradizionali, i due sospetti sono stati fermati e arrestati per l’accusa di detenzione e spendita di banconote fasulle. Nella loro auto, i poliziotti hanno recuperato svariate confezioni di farmaci di vario genere, dagli sciroppi per la tosse all’Oki, il noto antinfiammatorio. Addosso, avevano invece 800 euro fasulli in banconote da cento euro, quattro “gemelle” con un determinato e identico numero di serie, altre quattro con un altro numero di serie sempre uguale tra loro. Nell’auto, inoltre, sono stati recuperati anche numerosi scontrini di farmacie di varie cittadine della Lombardia.

I due (di cui ancora non si conoscono le generalità se non che hanno entrambi sui trent’anni e provengono dalla provincia di Cosenza) sono comparsi ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, per l’udienza di convalida dell’arresto. Il giudice si è al momento riservato.

Valter Caneparo

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 12 gennaio 2017


Spendevano banconote false da cento euro nelle farmacie e nelle parafarmacie. Acquistavano prodotti per pochi euro, pagavano con una banconota di grosso taglio (ovviamente fasulla ma di pregevole fattura) e intascavano il resto in soldi veri. Pensavano forse di poterla fare franca i due spacciatori trasfertisti di banconote false, entrambi provenienti dalla Calabria. Si sono invece imbattuti nei poliziotti biellesi, sia quelli delle volanti sia i loro colleghi della Squadra mobile, investigatori in gamba, di prim’ordine, che nel corso degli anni hanno acquisito notevoli esperienza e capacità. Così, al termine di un’indagine-lampo vecchio stile, condotta con tecniche tradizionali, i due sospetti sono stati fermati e arrestati per l’accusa di detenzione e spendita di banconote fasulle. Nella loro auto, i poliziotti hanno recuperato svariate confezioni di farmaci di vario genere, dagli sciroppi per la tosse all’Oki, il noto antinfiammatorio. Addosso, avevano invece 800 euro fasulli in banconote da cento euro, quattro “gemelle” con un determinato e identico numero di serie, altre quattro con un altro numero di serie sempre uguale tra loro. Nell’auto, inoltre, sono stati recuperati anche numerosi scontrini di farmacie di varie cittadine della Lombardia.

I due (di cui ancora non si conoscono le generalità se non che hanno entrambi sui trent’anni e provengono dalla provincia di Cosenza) sono comparsi ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari, Claudio Passerini, per l’udienza di convalida dell’arresto. Il giudice si è al momento riservato.

Valter Caneparo

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