Presi due bracconieri di Viverone

Presi due bracconieri di Viverone
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VIVERONE - E’ riuscito ancora una volta il blitz contro i bracconieri che di notte predano decine di pesci dal Lago di Viverone utilizzando reti o altra attrezzatura vietata dalla legge. I guardapesca dell’Arci Pesca Fisa di Biella e di Torino, insieme ai carabinieri del “Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”, (nato dopo la fusione tra Arma e Forestale) hanno sequestrato a due bracconieri moldavi, provenienti dal Torinese, tre reti dello sviluppo complessivo di circa trecento metri, undici tra carassi e carpe anche di grosse dimensioni, delle torce elettriche e un piccolo gommone utilizzato per raggiungere le zone migliori e poter calare le stesse reti.
Pesanti le sanzioni appioppate ai due moldavi, uno sui trent’anni, il secondo di 39 anni: duemila euro per l’illecito della pesca di notte con le reti più 440 euro per i pesci (venti euro a cattura) più i vari sequestri. «Volevamo fare una grigliata», hanno risposto in modo beffardo i due dopo che sono stati portati al comando dei carabinieri di Cavaglià, competente per territorio, prima che venisse presentato il “conto” delle loro malefatte.
V.Ca.

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 24 luglio 2017

VIVERONE - E’ riuscito ancora una volta il blitz contro i bracconieri che di notte predano decine di pesci dal Lago di Viverone utilizzando reti o altra attrezzatura vietata dalla legge. I guardapesca dell’Arci Pesca Fisa di Biella e di Torino, insieme ai carabinieri del “Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”, (nato dopo la fusione tra Arma e Forestale) hanno sequestrato a due bracconieri moldavi, provenienti dal Torinese, tre reti dello sviluppo complessivo di circa trecento metri, undici tra carassi e carpe anche di grosse dimensioni, delle torce elettriche e un piccolo gommone utilizzato per raggiungere le zone migliori e poter calare le stesse reti.
Pesanti le sanzioni appioppate ai due moldavi, uno sui trent’anni, il secondo di 39 anni: duemila euro per l’illecito della pesca di notte con le reti più 440 euro per i pesci (venti euro a cattura) più i vari sequestri. «Volevamo fare una grigliata», hanno risposto in modo beffardo i due dopo che sono stati portati al comando dei carabinieri di Cavaglià, competente per territorio, prima che venisse presentato il “conto” delle loro malefatte.
V.Ca.

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