Prendiamo le distanze

Prendiamo le distanze
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Il dibattito frutto della notizia della confessione di Dimitri Fricano è alquanto inquietante di una "piazza" che vorrebbe fare "piazza pulita" dell'assassino. Il gergo impiegato in alcuni casi è "stucchevole", una "piazza" forcaiola che lincia le persone prima di un processo, che condanna senza sapere nemmeno come sono andati i fatti, ma solo immaginandoli per l'efferatezza del crimine,  una "piazza" che dovrebbe imparare a riflettere su ciò che accade intorno a sè, invece di vomitare parole non solo volgari, ma pesantissime.  Certo, questo modo di rapportarsi tipico dei social, rappresenta forse quello che una parte della gente sente, ma certo non è tollerabile da Eco di Biella e dalla città che ragiona con la testa e non con la pancia. Anche se una persona si presenta con nome e cognome - men che meno se usa pseudonimi - non può dire tutto ciò che gli passa per il cervello  pensando che questo non abbia conseguenze.
Primo, le conseguenze le ha, anche penali: è bene che i cultori di Facebook e delle "parole a ruota libera" lo sappiano.
Secondo, le ha sulla vita e le modalità con cui una comunità si rapporta con gli altri. E noi riteniamo che questo modo di rapportarsi e dialogare con gli altri non possa essere tollerato oltre. Perciò, dopo aver già censurato per altri fatti un dibattito aperto sulla pagina facebook del nostro giornale gemello, il "Corriere di Novara", prendiamo le distanze da molti degli interventi sulla nostra pagina Facebook sul caso di Erika. E continueremo a farlo finché non ci sarà una modalità civile di porsi. Le idee sono tutte ben accette, ma non si può prescindere dal modo con cui vengono esternate. Dunque, cerchiamo, almeno noi, di dare un esempio di civiltà, contro la invadente  maleducazione, contro i tanti che con un click "fanno girare" odio e rancore. Cerchiamo, tutti, di usare il bene dell'intelletto. Ce lo hanno dato apposta.
E la polizia postale - se le avanza un po' di tempo nella sua sempre più complessa attività - dovrebbe dare un'occhiata!
Roberto Azzoni
Direttore di Eco di Biella

Il dibattito frutto della notizia della confessione di Dimitri Fricano è alquanto inquietante di una "piazza" che vorrebbe fare "piazza pulita" dell'assassino. Il gergo impiegato in alcuni casi è "stucchevole", una "piazza" forcaiola che lincia le persone prima di un processo, che condanna senza sapere nemmeno come sono andati i fatti, ma solo immaginandoli per l'efferatezza del crimine,  una "piazza" che dovrebbe imparare a riflettere su ciò che accade intorno a sè, invece di vomitare parole non solo volgari, ma pesantissime.  Certo, questo modo di rapportarsi tipico dei social, rappresenta forse quello che una parte della gente sente, ma certo non è tollerabile da Eco di Biella e dalla città che ragiona con la testa e non con la pancia. Anche se una persona si presenta con nome e cognome - men che meno se usa pseudonimi - non può dire tutto ciò che gli passa per il cervello  pensando che questo non abbia conseguenze.
Primo, le conseguenze le ha, anche penali: è bene che i cultori di Facebook e delle "parole a ruota libera" lo sappiano.
Secondo, le ha sulla vita e le modalità con cui una comunità si rapporta con gli altri. E noi riteniamo che questo modo di rapportarsi e dialogare con gli altri non possa essere tollerato oltre. Perciò, dopo aver già censurato per altri fatti un dibattito aperto sulla pagina facebook del nostro giornale gemello, il "Corriere di Novara", prendiamo le distanze da molti degli interventi sulla nostra pagina Facebook sul caso di Erika. E continueremo a farlo finché non ci sarà una modalità civile di porsi. Le idee sono tutte ben accette, ma non si può prescindere dal modo con cui vengono esternate. Dunque, cerchiamo, almeno noi, di dare un esempio di civiltà, contro la invadente  maleducazione, contro i tanti che con un click "fanno girare" odio e rancore. Cerchiamo, tutti, di usare il bene dell'intelletto. Ce lo hanno dato apposta.
E la polizia postale - se le avanza un po' di tempo nella sua sempre più complessa attività - dovrebbe dare un'occhiata!
Roberto Azzoni
Direttore di Eco di Biella

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