Polizia, raffica di controlli nelle stazioni ferroviarie

Polizia, raffica di controlli nelle stazioni ferroviarie
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E’ stata una giornata di controlli intensi quella di mercoledì 5 ottobre che ha visto la Polizia di Stato impegnata nelle stazioni ferroviarie italiane; un’attività programmata a livello nazionale dal servizio polizia ferroviaria e che ha interessato non solo gli scali ferroviari, ma anche le ditte di deposito di metalli ferrosi, nell’ambito del contrasto al fenomeno dei furti di rame. Anche il compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta ha messo in campo i suoi uomini per i servizi che hanno coinvolto tutte le stazioni di entrambe le regioni presenziate dal personale della Polfer e molte di quelle non presidiate: a Torino, i controlli, oltre che Porta Nuova e Porta Susa, hanno interessato Lingotto e Stura, mentre nella provincia sono stati estesi agli scali di Susa ed Avigliana, con l’impiego di personale del posto Polfer di Bussoleno; operatori del posto Polfer di Santhià, oltre che la stazione di competenza, hanno monitorato gli scali di Biella, Tronzano, Bianzè, Livorno Ferraris, Saluggia e Sant’Antonino di Saluggia; gli agenti del Posto Polfer di Cuneo sono stai impegnati alla la stazione di Fossano, mentre quelli della Sottosezione di Domodossola hanno verificato le stazioni di Stresa, Borgomanero, Verbania, Mergozzo, Cuzzago, Premosello/Chivenda e Vogogna. Complessivamente, sono stati impegnati nelle attività di controllo, 147 operatori con l’identificazione di 504 persone di cui 161 straniere e 21 minori. Sono stati presenziati i convogli in arrivo e partenza, controllando complessivamente 246 treni, ed anche con l’ausilio di metal detector, sono stati verificati numerosi bagagli a campione in. 64 stazioni. Nel corso dei servizi, a Vercelli, il personale del competente Posto Polfer ha rintracciato, all’interno della stazione un italiano trentacinquenne, residente nello stesso capoluogo, che al controllo di polizia è stato trovato in possesso di un panetto di circa 50 grami di hashish; l’uomo è stato denunciato per detenzione illecita di sostanza stupefacente.

I depositi di materiale ferroso soggetti a specifici controlli amministrativi sono stati complessivamente 13 tra Piemonte e Valle D’Aosta. Nel torinese sono state controllate tre ditte da parte della squadra amministrativa compartimentale Polfer unitamente al Servizio tutela ambientale della città metropolitana di Torino. In particolare presso una di queste, a Rivalta di Torino nella zona industriale, gli operatori hanno notato un fumo denso e nero provenire da un’area aperta adiacente alla zona di stoccaggio, ed è bastato un rapido accertamento per capire che era in atto un grave illecito di natura ambientale. Il proprietario, un cinquantenne italiano ed un suo dipendente romeno di 43 anni sono stati denunciati per combustione illecita di rifiuti. Le sanzioni amministrative complessivamente inflitte sono state di 6.716 euro. L’area interessata dal rogo è stata messa in sicurezza. In provincia di Novara, poi, sono state controllate due ditte di recupero metalli; il proprietario di una delle due, con sede a Cameri, è stato denunciato e sanzionato in via amministrativa per inosservanza delle prescritte autorizzazioni in materia di rifiuti.

E’ stata una giornata di controlli intensi quella di mercoledì 5 ottobre che ha visto la Polizia di Stato impegnata nelle stazioni ferroviarie italiane; un’attività programmata a livello nazionale dal servizio polizia ferroviaria e che ha interessato non solo gli scali ferroviari, ma anche le ditte di deposito di metalli ferrosi, nell’ambito del contrasto al fenomeno dei furti di rame. Anche il compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta ha messo in campo i suoi uomini per i servizi che hanno coinvolto tutte le stazioni di entrambe le regioni presenziate dal personale della Polfer e molte di quelle non presidiate: a Torino, i controlli, oltre che Porta Nuova e Porta Susa, hanno interessato Lingotto e Stura, mentre nella provincia sono stati estesi agli scali di Susa ed Avigliana, con l’impiego di personale del posto Polfer di Bussoleno; operatori del posto Polfer di Santhià, oltre che la stazione di competenza, hanno monitorato gli scali di Biella, Tronzano, Bianzè, Livorno Ferraris, Saluggia e Sant’Antonino di Saluggia; gli agenti del Posto Polfer di Cuneo sono stai impegnati alla la stazione di Fossano, mentre quelli della Sottosezione di Domodossola hanno verificato le stazioni di Stresa, Borgomanero, Verbania, Mergozzo, Cuzzago, Premosello/Chivenda e Vogogna. Complessivamente, sono stati impegnati nelle attività di controllo, 147 operatori con l’identificazione di 504 persone di cui 161 straniere e 21 minori. Sono stati presenziati i convogli in arrivo e partenza, controllando complessivamente 246 treni, ed anche con l’ausilio di metal detector, sono stati verificati numerosi bagagli a campione in. 64 stazioni. Nel corso dei servizi, a Vercelli, il personale del competente Posto Polfer ha rintracciato, all’interno della stazione un italiano trentacinquenne, residente nello stesso capoluogo, che al controllo di polizia è stato trovato in possesso di un panetto di circa 50 grami di hashish; l’uomo è stato denunciato per detenzione illecita di sostanza stupefacente.

I depositi di materiale ferroso soggetti a specifici controlli amministrativi sono stati complessivamente 13 tra Piemonte e Valle D’Aosta. Nel torinese sono state controllate tre ditte da parte della squadra amministrativa compartimentale Polfer unitamente al Servizio tutela ambientale della città metropolitana di Torino. In particolare presso una di queste, a Rivalta di Torino nella zona industriale, gli operatori hanno notato un fumo denso e nero provenire da un’area aperta adiacente alla zona di stoccaggio, ed è bastato un rapido accertamento per capire che era in atto un grave illecito di natura ambientale. Il proprietario, un cinquantenne italiano ed un suo dipendente romeno di 43 anni sono stati denunciati per combustione illecita di rifiuti. Le sanzioni amministrative complessivamente inflitte sono state di 6.716 euro. L’area interessata dal rogo è stata messa in sicurezza. In provincia di Novara, poi, sono state controllate due ditte di recupero metalli; il proprietario di una delle due, con sede a Cameri, è stato denunciato e sanzionato in via amministrativa per inosservanza delle prescritte autorizzazioni in materia di rifiuti.

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