Piovono massi giganti

Piovono massi giganti
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Il gigantesco masso - per rendere l’idea delle dimensioni di un fuoristrada - è rotolato giù dal costone della montagna ed è piombato sulla strada con un boato spaventoso, trascinandosi appresso il suo peso di svariate tonnellate e un albero di notevoli dimensioni come fosse un fuscello. Ha provocato due grossi buchi sull’asfalto ed è scivolato ancora qualche decina di metri più in basso, sfondando e piegando il robusto guardrail come se non esistesse, prima di fermarsi su un pianoro tra gli alberi a poche spanne dal torrente Cervo. Per fortuna in quel momento non transitavano auto.

La tragedia è stata sfiorata sabato pomeriggio poco dopo le 16 lungo la strada che da Rosazza sale al santuario di San Giovanni d’Andorno. L’allarme è stato dato da un passante che è riuscito per il rotto della cuffia e con una manovra millimetrica, a evitare uno dei due piccoli crateri che si sono formati lungo la carreggiata. Sono arrivati i carabinieri e subito dopo i Vigili del fuoco che hanno dovuto tagliare e rimuovere il tronco d’albero. Hanno quindi riempito alla bell’e meglio i due grossi buchi prima di passare il testimone ai responsabili tecnici della Provincia.
Un’altra tragedia è stata sfiorata il giorno prima, venerdì, alle 3 di notte, lungo la Mongrando-Settimo Vittone. In questo caso è piombato sulla strada un masso di dimensioni medie-piccole proprio nel momento in cui stava per transitare la Nissan Micra condotta da Laura P., 47 anni, di Donato, che lo ha in parte urtato danneggiando in modo irreparabile il cambio.
Anche in questo caso sono intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile. La Nissan Micra, non più marciante, è stata spostata per mezzo del carrattrezzi.
V.Ca.

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