Piemonte "zona arancione": spostamenti, negozi e scuole, cosa cambia?
Ecco quanto annuncia la Regione: coprifuoco dalle 22 alle 5, riaprono le attività commerciali, scuole medie ancora in didattica a distanza, restano chiuse palestre e piscine.
Ecco le regole che dovremo seguire con la novità annunciata ieri sera dal presidente Alberto Cirio: il Piemonte passa da domani, domenica 29 novembre 2020, a "zona arancione".
Cosa cambia
Piemonte "area arancione": spostamenti, negozi, scuole: cosa cambia? Ecco i punti in breve, secondo quanto comunicato dalla Regione.
Le misure sono in vigore dal 29 novembre al 3 dicembre.
"Dopo una riunione con gli epidemiologi si è deciso che per la seconda e terza media continuerà la didattica a distanza, anche se il Dpcm attualmente in vigore lo consentirebbe.
In tutto il Piemonte si devono osservare le seguenti disposizioni particolari:
Spostamenti. Dalle 5 alle 22 è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune senza necessità di motivare lo spostamento; dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate (con autocertificazione) esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Sono vietati, 24 ore su 24, gli spostamenti verso altri Comuni e verso altre Regioni, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune).
Sono consentiti gli spostamenti verso qualsiasi area che siano strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, quando prevista.
È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
È consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
È possibile, solo in caso di estrema necessità, spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro.
È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio.
Sempre dalle 5 alle 22 è consentito fare una passeggiata o attività motoria.
È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone, e dalle 5 alle 22 per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.
Ristorazione. I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto dalle 5 alle 22 e per la consegna a domicilio senza limiti di orario. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
Attività commerciali. Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccai ed edicole.
Istruzione. Si effettuano le lezioni in presenza nelle scuole dell’infanzia, materne e nella prima classe delle medie. Per la seconda e terza media e le superiori è confermata la didattica a distanza, a eccezione delle attività di laboratorio e di quelle per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle Università le attività formative e curriculari si svolgono a distanza, fatta eccezione per quelle del primo anno dei corsi di studio e dei laboratori, che possono svolgersi in presenza.
Mostre e musei. Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Chiusi anche teatri, cinema, piscine, palestre, sale scommesse, bingo, slot machine (anche nelle tabaccherie)".