Picchiò la vicina per la cacca del cane ammalato: condannata
I fatti sono successi a Sala Biellese. L'aggressione a colpi di sedia.
Picchiò la vicina per la cacca del cane ammalato: condannata.
Umiliata
Era stata umiliata e malmenata perché il suo cagnolino ammalato non era riuscito a trattenersi e aveva fatto i bisogni sul balcone in comune. Gli escrementi erano stati subito puliti, ma la vicina non aveva voluto sentire ragioni, si era infuriata e aveva aggredito la padrona del cane.
Condannata a pagare
Così, uno dei classici litigi-tipo tra vicini di casa, è sfociato nei giorni scorsi in una sentenza che ha comunque soddisfatto la vicina aggredita: l’imputata dovrà pagare 500 euro alla vicina e altri 600 di spese processuali. Si tratta Maria D., 54 anni, di Sala Biellese, accusata del reato di lesioni personali volontarie nei confronti della vicina di 61 anni che, a settembre dell’anno scorso, avrebbe colpito con una sedia di plastica al torace e alla mano destra provocandole ferite che, per fortuna, erano state giudicate guaribili in pochi giorni.
Il cane ammalato
Alla base del litigio e della seggiolata addosso, c’era la deiezione di un cane ammalato che, poveretto, nel frattempo è morto. La storia ripropone per l’ennesima volta il problema dell’insofferenza tra vicini. Che i biellesi siano poco propensi ad andare d’accordo con i vicini di casa appare ormai assodato e il numero di procedimenti penali legato alla litigiosità ne è la conferma più evidente.
I dati
La nostra provincia è ai primi posti in percentuale per vari reati legati alla violenza, dalle percosse ai maltrattamenti in famiglia passando da violenze private, minacce, ingiurie e diffamazioni, dietro di un soffio rispetto a zone del Friuli-Venezia Giulia e del Milanese, ma avanti rispetto agli altri distretti piemontesi. I casi più frequenti sono sostanzialmente le situazioni derivanti da liti parentali, di vicinato e di lavoro. Seguono le situazioni in cui i soggetti autori di illeciti amministrativi (violazioni varie al codice della strada, schiamazzi e così via) o penali, se la prendono con le forze di polizia.
V.Ca.
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