Picchiavano i bimbi: arrestate tre maestre

Picchiavano i bimbi: arrestate tre maestre
Pubblicato:
Aggiornato:

Stamattina la Polizia di Stato di Vercelli ha portato a termine un’altra brillante operazione, denominata "tutti giù per terra", eseguendo tre ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di tre maestre, di una Scuola per l’Infanzia di Vercelli, per il reato di maltrattamenti. L’attività investigativa, svolta dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile, ha avuto inizio nel mese di maggio, quando si è presentata in Questura, a Vercelli, la madre di un bambino iscritto alla scuola, che, dopo averne parlato anche con alcuni conoscenti, decideva di denunciare alcuni episodi dai lei riscontrati direttamente, o a lei riferiti, di maltrattamenti posti in essere da alcune maestre nei confronti di bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Stante la singolarità della notizia, si riteneva opportuno in primis sentire la figlia maggiorenne della denunciante, che più volte si era recata a scuola per recuperare il fratellino e che aveva avuto modo di assistere ad alcuni “strani” episodi. Tuttavia le dichiarazioni acquisite facevano emergere un quadro indiziario “particolare”, ma in quel momento ancora mancante di elementi di prova chiari. Pertanto, veniva richiesto al P.M. titolare del procedimento di valutare l’opportunità di installare telecamere nei locali oggetto delle segnalazioni. Le operazioni tecniche richieste hanno avuto inizio a maggio 2017: nella fattispecie, sono state installate 11 telecamere in alta risoluzione capaci di catturare immagini e audio di tutte le aule didattiche, dei corridoi, della mensa e della palestra. Tutti i filmati, registrati dagli impianti tecnologici, sono stati visionati facendo emergere diversi casi degni di segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Nello specifico sono stati riscontrati 52 episodi: 20 di maggiore gravità, altri di rilievo minore. Oltre ai maltrattamenti fisici - in alcuni episodi sono presenti sberle, tirate di orecchie, strattoni, spinte violente, trascinamenti per terra– si sono registrati molti maltrattamenti psicologici, sicuramente più gravi. Le tre maestre, da quanto si è potuto constatare, avevano generato uno stato di terrore all’interno delle classi con urla terrificanti, punizioni spropositate ed umiliazioni di vario genere. A supportare il quadro probatorio sono state ascoltate anche alcune maestre, genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato l’istituto in questione. Dopo l’esecuzione delle misure a loro carico, le tre maestre sono state portate nelle rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari in attesa di essere interrogate dal Giudice per le indagini Preliminari. A breve verranno convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare, assieme ai loro bambini.

Stamattina la Polizia di Stato di Vercelli ha portato a termine un’altra brillante operazione, denominata "tutti giù per terra", eseguendo tre ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di tre maestre, di una Scuola per l’Infanzia di Vercelli, per il reato di maltrattamenti. L’attività investigativa, svolta dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile, ha avuto inizio nel mese di maggio, quando si è presentata in Questura, a Vercelli, la madre di un bambino iscritto alla scuola, che, dopo averne parlato anche con alcuni conoscenti, decideva di denunciare alcuni episodi dai lei riscontrati direttamente, o a lei riferiti, di maltrattamenti posti in essere da alcune maestre nei confronti di bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Stante la singolarità della notizia, si riteneva opportuno in primis sentire la figlia maggiorenne della denunciante, che più volte si era recata a scuola per recuperare il fratellino e che aveva avuto modo di assistere ad alcuni “strani” episodi. Tuttavia le dichiarazioni acquisite facevano emergere un quadro indiziario “particolare”, ma in quel momento ancora mancante di elementi di prova chiari. Pertanto, veniva richiesto al P.M. titolare del procedimento di valutare l’opportunità di installare telecamere nei locali oggetto delle segnalazioni. Le operazioni tecniche richieste hanno avuto inizio a maggio 2017: nella fattispecie, sono state installate 11 telecamere in alta risoluzione capaci di catturare immagini e audio di tutte le aule didattiche, dei corridoi, della mensa e della palestra. Tutti i filmati, registrati dagli impianti tecnologici, sono stati visionati facendo emergere diversi casi degni di segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Nello specifico sono stati riscontrati 52 episodi: 20 di maggiore gravità, altri di rilievo minore. Oltre ai maltrattamenti fisici - in alcuni episodi sono presenti sberle, tirate di orecchie, strattoni, spinte violente, trascinamenti per terra– si sono registrati molti maltrattamenti psicologici, sicuramente più gravi. Le tre maestre, da quanto si è potuto constatare, avevano generato uno stato di terrore all’interno delle classi con urla terrificanti, punizioni spropositate ed umiliazioni di vario genere. A supportare il quadro probatorio sono state ascoltate anche alcune maestre, genitori e figli che, nel frattempo, avevano lasciato l’istituto in questione. Dopo l’esecuzione delle misure a loro carico, le tre maestre sono state portate nelle rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari in attesa di essere interrogate dal Giudice per le indagini Preliminari. A breve verranno convocati in Questura i genitori delle vittime principali per poterli ascoltare, assieme ai loro bambini.

Seguici sui nostri canali