Picchiato a sangue e abbandonato in strada senza scarpe

Picchiato a sangue e abbandonato in strada senza scarpe
Pubblicato:
Aggiornato:

MASSAZZA - Vagava mezzo nudo per la campagna, zoppicante e ferito. Era inoltre ubriaco e non aveva le scarpe. E’ un giallo che i carabinieri stanno cercando di risolvere quello dell’uomo, origini rumene, soccorso nei giorni scorsi nei pressi di una cascina Cinquina, a Massazza. Era spaventato e tremava come una foglia al vento. Non si riusciva proprio a capire il motivo per cui si trovasse in quel posto in quelle condizioni.
Caricato in ambulanza, il rumeno è stato portato in ospedale a Ponderano dove gli sono state riscontrate delle fratture alle costole. La prognosi è di un mese. L’uomo ha inoltre potuto scaldarsi. Quando i carabinieri lo hanno rintracciato dopo la segnalazione di un automobilista, infatti, erano le 7 del mattino e il freddo era pungente nelle campagne tra Massazza e Villanova Biellese, di sicuro a ridosso dello zero termico. Grazie ad un interprete che è riuscito a carpire una sorta di racconto dal rumeno ferito, i militari sono riusciti a ricostruire in parte la storia che, comunque, presenta ancora tanti lati oscuri.
L’uomo era arrivato in Italia da appena due giorni. Dal Milanese si era recato per lavorare in un’azienda agricola che si trova tra Salussola e Massazza e che si occupa sostanzialmente dell’allevamento di maiali. Il proprietario del cascinale, subito contattato dai carabinieri, ha confermato ogni cosa. Ricordava inoltre d’aver visto il nuovo operaio la sera prima, dopo cena, incamminarsi verso i suoi alloggi. Poi dev’essere uscito con dei connazionali.
Lo stesso ferito ha confermato alcuni particolai importanti durante l’interrogatorio. Non ricordava però dove lo avessero portato: i ricordi si erano fatti ben presto confusi per colpa dell’alcol, delle successive botte e del freddo intenso che aveva dovuto sopportare. I connazionali lo avevano però fatto bere parecchio, poi lo avrebbero aggredito con estrema violenza al punto da fratturargli alcune costole. Lo avrebbero infine abbandonato per strada, con i vestiti stracciati e senza scarpe, quando ancora l’alba non aveva fatto capolino e il freddo era glaciale.
In questi giorni, i carabinieri hanno cercato di entrare nel dettaglio della storia per capire se, oltre alle botte, gli amici di bevuta del rumeno lo avessero ad un certo punto aggredito con l’intenzione di rapinargli i pochi risparmi che si era portato appresso da casa o qualche oggetto di valore che in quel momento aveva addosso e che ha fatto loro gola. L’obiettivo degli investigatori è ora quello di identificare proprio gli aggressori. Le indagini continuano. Il giallo, quindi, a meno di sorprese, dovrebbe presto chiarirsi.

V.Ca.

MASSAZZA - Vagava mezzo nudo per la campagna, zoppicante e ferito. Era inoltre ubriaco e non aveva le scarpe. E’ un giallo che i carabinieri stanno cercando di risolvere quello dell’uomo, origini rumene, soccorso nei giorni scorsi nei pressi di una cascina Cinquina, a Massazza. Era spaventato e tremava come una foglia al vento. Non si riusciva proprio a capire il motivo per cui si trovasse in quel posto in quelle condizioni.
Caricato in ambulanza, il rumeno è stato portato in ospedale a Ponderano dove gli sono state riscontrate delle fratture alle costole. La prognosi è di un mese. L’uomo ha inoltre potuto scaldarsi. Quando i carabinieri lo hanno rintracciato dopo la segnalazione di un automobilista, infatti, erano le 7 del mattino e il freddo era pungente nelle campagne tra Massazza e Villanova Biellese, di sicuro a ridosso dello zero termico. Grazie ad un interprete che è riuscito a carpire una sorta di racconto dal rumeno ferito, i militari sono riusciti a ricostruire in parte la storia che, comunque, presenta ancora tanti lati oscuri.
L’uomo era arrivato in Italia da appena due giorni. Dal Milanese si era recato per lavorare in un’azienda agricola che si trova tra Salussola e Massazza e che si occupa sostanzialmente dell’allevamento di maiali. Il proprietario del cascinale, subito contattato dai carabinieri, ha confermato ogni cosa. Ricordava inoltre d’aver visto il nuovo operaio la sera prima, dopo cena, incamminarsi verso i suoi alloggi. Poi dev’essere uscito con dei connazionali.
Lo stesso ferito ha confermato alcuni particolai importanti durante l’interrogatorio. Non ricordava però dove lo avessero portato: i ricordi si erano fatti ben presto confusi per colpa dell’alcol, delle successive botte e del freddo intenso che aveva dovuto sopportare. I connazionali lo avevano però fatto bere parecchio, poi lo avrebbero aggredito con estrema violenza al punto da fratturargli alcune costole. Lo avrebbero infine abbandonato per strada, con i vestiti stracciati e senza scarpe, quando ancora l’alba non aveva fatto capolino e il freddo era glaciale.
In questi giorni, i carabinieri hanno cercato di entrare nel dettaglio della storia per capire se, oltre alle botte, gli amici di bevuta del rumeno lo avessero ad un certo punto aggredito con l’intenzione di rapinargli i pochi risparmi che si era portato appresso da casa o qualche oggetto di valore che in quel momento aveva addosso e che ha fatto loro gola. L’obiettivo degli investigatori è ora quello di identificare proprio gli aggressori. Le indagini continuano. Il giallo, quindi, a meno di sorprese, dovrebbe presto chiarirsi.

V.Ca.

Seguici sui nostri canali