In un paese vicino a Biella

Picchia e insulta la compagna: arrestato uomo di 49 anni

Il giudice ha deciso: divieto di avvicinamento alla casa e alla donna

Picchia e insulta la compagna: arrestato uomo di 49 anni
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Picchia e insulta la compagna: arrestato uomo di 49 anni.

Divieto di avvicinarsi

Altro intervento da "codice rosso" di violenza nei confronti di una donna. E' toccato al giudice decidere le misure da adottarre nei confronti di un uomo di 49 anni arrestato dalla Polizia per aver picchiato, insultato e minacciato la compagna facendola finire in ospedale. Dopo la convalida dell'arresto, il giudice ha vietato all'uomo l'avvicinamento sia all'abitazione della compagna sia alla donna stessa.

Arrivano le volanti della Polizia

Tutto è cominciato sabato (13 giugno) intorno alle 21 quando alla sala operativa della Questura di via Sant'Eusebio è arrivata la segnalazione di una pesante lite familiare in corso in un paese dell'hinterland di Biella. Due equipaggi della Squadra volante sono confluiti nella zona segnalata. Il litigio era ancora in corso. La donna aveva evidenti seghi di violenza sul volto. L'uomo, nel frattempo, nonostante la presenza degli agenti in divisa, continuava ad inveire.

Gravi lesioni

La donna è stata portata al Pronto soccorso per essere medicata ed è emersa nella sua drammaticità tutta la vicenda, l'ennesimo sopruso nei confronti di un soggetto rientrante nel caso specifico nelle cosiddette fasce deboli. La prognosi per la vittima dell'aggressione, 43 anni, è stata di ben venti giorni per trauma cranico, ecchimosi varie sul corpo, mandibola gonfia e un morso a una mano.

Allarme del figlioletto

A chiedere ai vicini di dare l'allarme, sarebbe stato il figlio minorenne, spaventato per la reazione dell'uomo nei confronti della mamma. Alla fine i poliziotti, dopo essersi consultati con il magistrato, hanno deciso di far scattare le manette nei confronti dell'uomo che, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto, è stato portato nel carcere di viale dei Tigli.

Arresto convalidato

Nella giornata di ieri, quindi, il giudice ha disposto le severe prescrizioni per l'indagato (difeso dall'avvocato Massimo Pozzo). Le accuse sono di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali gravi e minacce aggravate.

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