Pesce intrappolato nelle pozze dei torrenti in secca recuperato dai volontari della Fipsas
Migiaia di pesci di piccola taglia salvati dalle "pozzanghere" in secca per la siccità e spostati nel torrente Elvo
Pesce intrappolato nelle pozze dei torrenti in secca recuperato dai volontari della Fipsas.
A rischio la vita di migliaia di pesci
La perdurante siccità (sono ormai cento e più giorni che non piove come si deve) e il calo repentino dei livelli di torrenti e bacini, sta mettendo a rischio la vita di migliaia di pesci, soprattutto di minutaglia che resta imprigionata in pozze di tratti di corsi d'acqua sempre più asciutti, che con il passare dei giorni si riducono sempre di più fino a prosciugarsi del tutto, facendo così morire ogni forma di vita. Quando queste pozze vengono individuate, si chiede l'intervento dei volontari della Fipsas di Biella (Federazione pesca sportiva e attività subacquea) che intervengono con gli elettrostorditori, recuperano tutto il pesce presente - che in caso contrario rischierebbe di morire - e lo sposta dove acqua ce n'è ancora.
Allarme della Polizia provinciale
E' successo proprio l'altroieri (giovedì 24 marzo) in alcune pozze che si sono formate in un piccolo canale irriguo che pescava acqua nell'Elvo, nella zona di Borriana e che ora, per effetto del livello del torrente basso come non mai, non capta più nulla e si sta prosciugando rapidamente. Gli agenti della Polizia provinciale dell'Ufficio Caccia e Pesca, nel corso di un controllo di routine, hanno notato la presenza di pesce in alcune di quelle che ormai si erano trasfoprmate in pozzanghere destinate a prosciugarsi in pochi giorni.
Intervento a Borriana
Hanno così chiesto agli esperti della Fipsas di Biella di intervenire con il responsabile di semine e recuperi, Giancarlo Perin (che è anche vicepresidente provinciale) come sempre in prima fila. Così, ieri mattina, grazie ad uno degli elettrostorditori in dotazione, sono stati recuperati migliaia di piccoli pesci di varie specie e anche qualche cavedano e barbo di piccola taglia (nella foto Giancarlo Perin al lavoro ieri mattina a Borriana con l'elettrostorditore). Tutto il pesce è stato poi reimmesso in una delle "lame" dell'Elvo.
La piaga dei cormorani
Se comunque non ci pensa la siccità, sono gli uccelli ittiofaghi come aironi e cormorani a fare strage di pesci. I cormorani, soprattutto, sono ormai diventati una vera piaga per il loro numero sempre maggiore. Sono in grado di divorare e a volte di uccidere anche solo per il gusto di farlo, tutti i pesci che si trovano in qualsiasi corso d'acqua e persino nei laghetti privati dove, nel volgere di poche ore, cacciando in veri e propri stormi, uccidono quintali di pesce da poco seminato per la pesca sportiva. Eppure, nonostante sia richiesto a gran voce da vari ambienti di intervenire per ridurre il numero di questi uccelli che si nutrono di pesce, per il momento nulla si fa con il rischio che possa ridursi ancora di più la presenza di pesce nei torrenti e nei bacini biellesi.