Storie di tribunale

Perseguita i vicini, accusa di "stalking condominiale"

Accusato di “stalking condominiale” è rinviato a giudizio. Uno costretto a cambiare per sempre casa per i troppi soprusi, insulti e minacce

Perseguita i vicini, accusa di "stalking condominiale"
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E’ un raro esempio di “stalking condominiale” quello discusso ieri, mercoledì 13 marzo, davanti al giudice dell’udienza preliminare che si è concluso con il rinvio a giudizio dell’imputato che - stando al corposo capo d’imputazione - ne avrebbe fatte passare di tutti i colori ad alcuni vicini di casa, tra i quali il dirimpettaio e l’inquilino del piano di sotto. Uno dei due, alla fine, esasperato come non mai, era stato costretto a cambiare addirittura casa per non dover sopportare ancora le persecuzioni del vicino.

Imputato è Alberto Canova, 41 anni, di Biella, difeso dall’avvocato Pietro Barrasso. Ieri mattina il giudice lo ha rinviato a giudizio per l’udienza del 19 settembre del prossimo anno quando inizierà il processo.
Nel corso dell’udienza di ieri, rappresentata dall’avvocato Andrea Conz, una delle vicine che aveva presentato denuncia, ha deciso di rimettere la querela

I fatti

I vicini presi di mira che hanno deciso di proseguire con il processo, sono pertanto rimasti due. A partire dal mese di gennaio 2020 fino al mese di maggio 2023, senza un comprensibile motivo, i vicini erano diventati, unitamente ai propri familiari anche se in maniera minore, l’obiettivo degli eccessi d’ira dell’uomo. Dagli accertamenti e dalle dettagliate denunce sarebbe emerso in modo chiaro lo stillicidio persecutorio fatto di messaggi e telefonate minatorie. Per fortuna, minacce e insulti a parte, i comportamenti sopra le righe dell’imputato non sarebbero mai sfociati in episodi di violenza.
Già finito nei guai per altri innumerevoli fatti, tra i quali, guarda caso, il furto nell’appartamento di un altro vicino che in quel momento si trovava lontano da Biella per lavoro, Canova aveva raggiunto l’apice della messa in pericolo dei vicini quando aveva minacciato di far esplodere ogni cosa con il gas dei fornelli che, in effetti, aveva aperto prima di essere fermato dagli agenti delle volanti che lo conoscevano bene e anche quel giorno erano riusciti a farlo ragionare.

Servizio completo in edicola oggi, giovedì 14 marzo, su Eco di Biella.

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