Perde l'orientamento per la nebbia e poi le ciaspole per il ghiaccio: soccorso in tempo
Raggiunto dal Soccorso alpino e dal forte runner Marco Galletto.
Perde l'orientamento per la nebbia e poi le ciaspole per il ghiaccio: soccorso in tempo.
Sabato a Bielmonte
Poteva finire molto male la gita con le ciaspole da parte di un escursionista biellese che sabato intorno alle 13 ha perso l’orientamento a causa della nebbia mentre stava cercando di rientrare verso il piazzale di Bielmonte. Per fortuna l’azione di soccorso congiunta tra dipendenti e mezzi della Icemont (la società che gestisce gli impianti di Bielmonte) e gli uomini del Soccorso alpino, ha permesso di concludere in modo positivo il recupero del ciaspolatore che era finito in una zona parecchio impervia ben oltre la conclusione dell’impegnativa pista della Muschiera.
Aiutato dal forte runner
In quelle condizioni, l’appassionato non era più in grado di rientrare, con il buio che stava ormai avanzando inesorabile e con il freddo che avrebbe potuto giocargli un brutto scherzo. A dare una grossa mano ai soccorritori, è stato anche il fortissimo runner Marco Galletto che si stava allenando da quelle parti e che per primo ha raggiunto e soccorso l’escursionista, facendo così risparmiare almeno un’ora e mezzo di prezioso tempo per le ricerche e guidando poi gli otto tecnici del Soccorso alpino verso di lui. L’uomo era in fondo ad un canalone di circa trecento metri, con le forze che lo stavano ormai abbandonando.
Negro: "Servono i ramponi"
La neve in questo periodo è gelata e - come rimarca con forza il capodelegazione del Soccorso alpino biellese, Claudio Negro - «è sconsigliabile l’utilizzo delle ciaspole, mentre è consigliabile l’uso dei ramponi».
Perso l'orientamento per la nebbia
Intorno a mezzogiorno di sabato, l’appassionato delle ciaspole aveva parlato con il figlio nei pressi della baita del “Cerchio”. Si è quindi incamminato per raggiungere il piazzale e scendere verso il parcheggio di Bielmonte. La nebbia fitta gli ha però fatto perdere l’orientamento ed è finito in fondo alla pista della Muschiera. Ma non gli è bastato. Forse convinto di trovare lungo il tragitto la strada (mentre, in realtà, si trovava dalla parte opposta) ha proseguito ancora il cammino lungo il ripido pendio ghiacciato. Ad un certo punto ha persino perso entrambe le ciaspole.
Allarme al Soccorso alpino
Per fortuna il suo mancato rientro è stato segnalato. Gli operatori di Bielmonte e il runner Galletto, hanno seguito le tracce lasciate sulla neve vergine dall’escursionista. E, nel frattempo, hanno dato l’allarme al Soccorso alpino. Giunti al termine della pista e dopo aver trovato e recuperato le ciaspole, gli operatori della Icemont si sono fermati mentre Galletto - attrezzato in modo adeguato e forte della sua esperienza - ha proseguito lungo quel tragitto, in un ambiente parecchio ostile. Ed è riuscito a raggiungere l’escursionista.
Arrivano i gatti delle nevi
Nel frattempo, grazie al gatto delle nevi, gli otto tecnici del Soccorso sono stati portati in fondo alla Muschiera. In seguito hanno raggiunto l’escursionista grazie alle indicazioni del forte runner, lo hanno imbragato e lo hanno portato sino alla base provvisoria dov’era nel frattempo arrivato anche un secondo gatto delle nevi. Tutti sono stati così riportati a valle. Ad attendere il ciaspolatore c’era un’ambulanza della Croce Blu e i Carabinieri di Mosso.
I ringraziamenti
Claudio Negro ha parole di ringraziamento nei confronti di chi ha collaborato alla buona riuscita dell’operazione di salvataggio: «Ringrazio la Icemont che ha messo a disposizione i gatti delle nevi e per la grande disponibilità durante tutti i nostri interventi».