Comunicato della Provincia

Per colpa dell'alluvione non si pesca, apertura alla trota rinviata di due mesi

Troppi problemi nell'alveo dei torrenti, numerosi sottoposti a lavori di ripristino. Tutelata la fauna ittica. Ramella Pralungo: "I pescatori cerchino di capire"

Per colpa dell'alluvione non si pesca, apertura alla trota rinviata di due mesi
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Per colpa dell'alluvione non si pesca, apertura alla trota rinviata di due mesi.

Slitta di due mesi

Slitta di due mesi - con possibilità di revoca oppure di prolungamento dello stop - l'apertura prevista per l'alba dell'ultima domenica di febbraio (quest'anno cadeva il 28) - della pesca nelle acque salmonicole (alla trota). Lo ha annunciato stamattina l'apposito ufficio della Provincia per mezzo di un comunicato dopo l'accordo dei giorni scorsi raggiunto con le associazioni piscotorie che, nel contesto della riunione periodoica della "Consulta", si sono dette tutte favorevoli da uno slittamento dell'apertura. Ovviamente resta aperta la pesca nelle acuq ciprinicole.

Parla Emanuele Ramella

"E’ stata predisposta dal Servizio Provinciale – dichiara il vicepresidente di Provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo - con il parere favorevole del Comitato Consultivo per la Pesca, apposita determinazione di rinvio dell’apertura della pesca per un periodo di due mesi, con possibilità di revoca o di proroga. Questa disposizione è stata adottata a seguito dell’evento alluvionale del 2 ottobre 2020, che ha notevolmente compromesso i corsi d’acqua biellesi, con evidenti e persistenti dissesti idrogeologici che hanno dato e daranno luogo a interventi urgenti di ripristino degli alvei fluviali".

Fauna ittica da tutelare

"La fauna ittica - prosegue Ramella Pralungo - già pesantemente condizionata interessata dall’evento alluvionale, è sottoposta a ulteriori situazioni di stress continuo che ne possono condizionare la sopravvivenza”. Per questi motivi si è deciso di procrastinare l’apertura della pesca di 2 mesi, in attesa della stabilizzazione delle condizioni in alveo.

Appello ai pescatori

“Confidiamo che il mondo piscatorio comprenda le ragioni di questa scelta, - conclude Ramella - che rimanda solo di poco un’attività che raggruppa tanti appassionati”.

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