Paura per un ragazzo scappato dalla comunità
Momenti di apprensione, martedì sera, per la fuga di un ragazzo di 16 anni da una comunità. Si tratta di un giovane di origine egiziana ospite della “Casa di Dilva”, la storica comunità per minori di Vigliano Biellese: una struttura che dà alloggio a ragazzi e famiglie che vivono o hanno vissuto situazioni di disagio, anche grave.
L'episodio che ha reso protagonista il ragazzo è successo intorno all'ora di cena. Il sedicenne, che aveva da poco avuto un diverbio con uno degli operatori, non è stato trovato nella sua stanza. I responsabili della “Casa di Dilva” hanno pertanto contattato i carabinieri, che hanno a loro volta mobilitato anche le altre forze dell'ordine, diramando - come da protocollo - l'allerta riguardante le persone scomparse. La descrizione del giovane è stata fornita in modo preciso: un ragazzo alto circa 1 metro e 70, che indossava una maglietta bianca e nera e che aveva con sè anche uno zainetto. Con sé aveva il telefono cellulare, ma era spento.
E’ stato uno dei Vigili del Fuoco in servizio al comando provinciale di via Santa Barbara, mentre rientrava in sede, a incontrare il giovane egiziano fuori dalla caserma. Chiedeva informazioni su come raggiungere la stazione ferroviaria di Biella San Paolo. Il Vigile del fuoco non sapeva nulla sul fatto che nei confronti del ragazzo fosse stata diramata una nota di ricerca. Soltanto quando è arrivato in centrale ha visto la segnalazione. Ha quindi subito avvertito i carabinieri. Il ragazzo è stato così rintracciato poco dopo da una pattuglia: aveva avuto appena il tempo di raggiungere il distributore della Esso sulla Trossi. Era mezzanotte. La fuga è durata solo qualche ora. Poco dopo il giovane è infatti stato riconsegnato alla tutela degli operatori della comunità.
Sh.C.
Momenti di apprensione, martedì sera, per la fuga di un ragazzo di 16 anni da una comunità. Si tratta di un giovane di origine egiziana ospite della “Casa di Dilva”, la storica comunità per minori di Vigliano Biellese: una struttura che dà alloggio a ragazzi e famiglie che vivono o hanno vissuto situazioni di disagio, anche grave.
L'episodio che ha reso protagonista il ragazzo è successo intorno all'ora di cena. Il sedicenne, che aveva da poco avuto un diverbio con uno degli operatori, non è stato trovato nella sua stanza. I responsabili della “Casa di Dilva” hanno pertanto contattato i carabinieri, che hanno a loro volta mobilitato anche le altre forze dell'ordine, diramando - come da protocollo - l'allerta riguardante le persone scomparse. La descrizione del giovane è stata fornita in modo preciso: un ragazzo alto circa 1 metro e 70, che indossava una maglietta bianca e nera e che aveva con sè anche uno zainetto. Con sé aveva il telefono cellulare, ma era spento.
E’ stato uno dei Vigili del Fuoco in servizio al comando provinciale di via Santa Barbara, mentre rientrava in sede, a incontrare il giovane egiziano fuori dalla caserma. Chiedeva informazioni su come raggiungere la stazione ferroviaria di Biella San Paolo. Il Vigile del fuoco non sapeva nulla sul fatto che nei confronti del ragazzo fosse stata diramata una nota di ricerca. Soltanto quando è arrivato in centrale ha visto la segnalazione. Ha quindi subito avvertito i carabinieri. Il ragazzo è stato così rintracciato poco dopo da una pattuglia: aveva avuto appena il tempo di raggiungere il distributore della Esso sulla Trossi. Era mezzanotte. La fuga è durata solo qualche ora. Poco dopo il giovane è infatti stato riconsegnato alla tutela degli operatori della comunità.
Sh.C.