Dopo l'uccisione di Quaregna

Parla il segretario del Sap: "Pistola elettrica (il taser) alle forze di polizia per difendersi dalle aggressioni"

Il sindacato di Polizia consiglia anche "body cam" e guanti anti taglio e si unisce "al dolore dei colleghi".

Parla il segretario del Sap: "Pistola elettrica (il taser) alle forze di polizia per difendersi dalle aggressioni"
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Parla il segretario del Sap: "Pistola elettrica (il taser) alle forze di polizia per difendersi dalle aggressioni".

Dopo il fattaccio di Quaregna

Dopo l'aggressione di Quaregna Cerreto con il custode del castello ucciso da un colpo di pistola sparato da un Carabiniere che si stava difendendo da un'aggressione, anche il segretario provinciale di Biella del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), Bruno Barone, ha voluto esprimere, oltre alla solidarietà ai colleghi coinvolti, il suo pensiero in merito al protrarsi della mancata dotazione alle forze dell’ordine del taser, la “pistola elettrica” in grado di paralizzare eventuali facinorosi e aggressori.

Un giorno di dolore

«Purtroppo - scrive Barone (nella foto) - in questi giorni si sono verificati episodi, prima a Quaregna e poi a Milano (un poliziotto ha ucciso il suo aggressore, ndr), che nessuno vorrebbe mai dover vivere. Non mi permetto di entrare nel merito degli eventi , ma oggi c’è chi afflitto dal dolore piange un proprio parente, un padre, un figlio, un fratello perché non è più tra noi, e chi vivrà il resto della vita ripensando a quel giorno con un grande dolore, una tristezza che ti seguirà per sempre e che per tanti aspetti segnerà anche quelle degli affetti più cari, la moglie i figli...

Poteva essere evitato

«La domanda che ci facciamo da anni è: tutto questo avrebbe potuto essere evitato? Nessuno può dirlo con certezza, ma la battaglia che il SAP a livello nazionale sposa da anni, tende a dare i mezzi non letali per gestire alcuni episodi. Noi crediamo che bisogna fare il possibile per evitare il contatto tra gli operatori di polizia e individui con intenti pericolosi e minacciosi, in modo da tutelare l’incolumità di tutti. A tal proposito già dal 2004 abbiamo proposto di dotare i colleghi delle forze dell’ordine di taser elettrico, nonché di body cam e guanti anti taglio. Crediamo in particolare che l'utilizzo del taser possa in tanti interventi evitare epiloghi tragici. Ad oggi si parla tanto, ma non sono ancora stati approvati. Difficile capire il perché considerato che in altri paesi europei tra cui Portogallo, Francia, Grecia, tali strumenti sono già in uso.

Troppe aggressioni: 6.000 ogni anno

«I numeri parlano chiaro: ormai le aggressioni alle forze dell’ordine sono quasi giornaliere con oltre 6.000 agenti feriti in un anno. Crediamo sia giunto il momento di mettere nelle condizioni i colleghi di gestire un intervento in cui si rischia la vita, avendo a disposizione materiale non letale che però permetta di immobilizzare il malintenzionato senza mettere a rischio la vita altrui e la propria. Gli episodi di questi giorni sono una sconfitta per tutti e ci uniamo al dolore delle vittime e dei colleghi, che vivranno segnati per tutta la vita».

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