Orti solidali, tutti di nuovo al lavoro

Orti solidali, tutti di nuovo al lavoro
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COSSATO - Nei  primi giorni di marzo, con l’avvento della luna nuova, ripartono gli orti solidali, al loro quarto anno di attività, che, al loro primo vero anno di attività avevano prodotto circa 3.300 chili di ortaggi e, nel 2015, sono passati a quasi 5 mila chilogrammi.  E’ questo il sorprendente punto di partenza  ed è da questo dato che il Comune è partito per meglio pianificare e sviluppare ulteriormente il progetto relativo alla coltivazione degli appezzamenti di terreno, situati a fianco delle scuole della frazione Masseria, di proprietà del Comune, e, da quest’anno, anche di un terreno situato dietro all’edificio dell’Asl di via Paruzza. Si era partiti, tre anni fa, come una sorta di esperimento ed è, ormai, diventata una fonte preziosa per aiutare diverse decine di famiglie. 

«L’obiettivo primario rimarrà, senza alcun dubbio, l’approvvigionamento costante dell’emporio dei freschi – afferma il vice-sindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio – ma vogliamo riuscire a produrre una integrazione al reddito per una quindicina di soggetti che, a rotazione,  si occupano, degli orti. Un progetto in continua evoluzione, che chiameremo ‘’orti 2.0’’ , che, partendo dal principio della solidarietà, punta a valorizzare, anche economicamente, il lavoro e l’impegno di queste persone. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al tecnico agronomo Alfredo Sunder, che ci ha seguiti, fin dall’inizio, gratuitamente, dandoci modo di migliorare sempre di più, all’associazione La Speranza, per la preziosa collaborazione,  ed ai due responsabili del progetto e coordinatori dei tutor Carmelo Alongi e Silvia Poma». 

L’autunno dello scorso anno,  offrendo le marmellate attraverso le parrocchie, sono stati ricavati ben 1.200 euro ed una parte di questi proventi sono stati distribuiti in buoni alimentari a favore di chi, maggiormente, si è prodigato nel terreno della Masseria. Nel 2015, il quantitativo, grazie anche alle due ampie serre della Masseria,  è ulteriormente  aumentato: circa cinquemila chilogrammi. 

 Ora, si sta  costituendo un comitato a cui aderiranno i fruitori del progetto con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenerlo. Nei mesi scorsi, alcuni prodotti sono stati trasformati  (tra i quali i pomodori, ma non solo) presso il laboratorio Raggio Verde di Vigliano per confezionare vasetti di salse: il primo passo per la costituzione di  un’apposita associazione che si occupi, gradualmente, della  futura gestione degli orti, a partire da quest’anno.

Franco Graziola

COSSATO - Nei  primi giorni di marzo, con l’avvento della luna nuova, ripartono gli orti solidali, al loro quarto anno di attività, che, al loro primo vero anno di attività avevano prodotto circa 3.300 chili di ortaggi e, nel 2015, sono passati a quasi 5 mila chilogrammi.  E’ questo il sorprendente punto di partenza  ed è da questo dato che il Comune è partito per meglio pianificare e sviluppare ulteriormente il progetto relativo alla coltivazione degli appezzamenti di terreno, situati a fianco delle scuole della frazione Masseria, di proprietà del Comune, e, da quest’anno, anche di un terreno situato dietro all’edificio dell’Asl di via Paruzza. Si era partiti, tre anni fa, come una sorta di esperimento ed è, ormai, diventata una fonte preziosa per aiutare diverse decine di famiglie. 

«L’obiettivo primario rimarrà, senza alcun dubbio, l’approvvigionamento costante dell’emporio dei freschi – afferma il vice-sindaco ed assessore ai servizi sociali Enrico Moggio – ma vogliamo riuscire a produrre una integrazione al reddito per una quindicina di soggetti che, a rotazione,  si occupano, degli orti. Un progetto in continua evoluzione, che chiameremo ‘’orti 2.0’’ , che, partendo dal principio della solidarietà, punta a valorizzare, anche economicamente, il lavoro e l’impegno di queste persone. Un particolare ringraziamento lo dobbiamo al tecnico agronomo Alfredo Sunder, che ci ha seguiti, fin dall’inizio, gratuitamente, dandoci modo di migliorare sempre di più, all’associazione La Speranza, per la preziosa collaborazione,  ed ai due responsabili del progetto e coordinatori dei tutor Carmelo Alongi e Silvia Poma». 

L’autunno dello scorso anno,  offrendo le marmellate attraverso le parrocchie, sono stati ricavati ben 1.200 euro ed una parte di questi proventi sono stati distribuiti in buoni alimentari a favore di chi, maggiormente, si è prodigato nel terreno della Masseria. Nel 2015, il quantitativo, grazie anche alle due ampie serre della Masseria,  è ulteriormente  aumentato: circa cinquemila chilogrammi. 

 Ora, si sta  costituendo un comitato a cui aderiranno i fruitori del progetto con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenerlo. Nei mesi scorsi, alcuni prodotti sono stati trasformati  (tra i quali i pomodori, ma non solo) presso il laboratorio Raggio Verde di Vigliano per confezionare vasetti di salse: il primo passo per la costituzione di  un’apposita associazione che si occupi, gradualmente, della  futura gestione degli orti, a partire da quest’anno.

Franco Graziola

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