Oropa, l'ultima volta del vescovo Mana
Il presule: "Non c’è appuntamento più importante di questo".

«E’ questa la festa di Oropa, non c’è appuntamento più importante di questo»: lo ha ricordato monsignor Gabriele Mana durante la cerimonia con cui stamane al santuario ha celebrato l’anniversario della Incoronazione della Madonna di Oropa, un evento che, a due anni dall’Incoronazione del 2020, acquista un rilievo tutto particolare (ampi servizi su Eco di Biella in edicola domani). Ma non solo: l’ultima domenica di agosto ricorre anche l’anniversario della consacrazione, nel 1294, della prima chiesa di Oropa da parte del vescovo Aimone di Challant per arrivare, il 22 agosto del 1960, alla inaugurazione della Basilica Superiore da parte del vescovo Carlo Rossi.
Messa sotto grande gazebo: Chiesa Nuova inagibile per restauri
La giornata è iniziata - alla presenza delle autorità civili e religiose - con la cerimonia della chiusura dei cancelli d’ingresso da parte del sindaco di Biella Marco Cavicchioli: una tradizione dalle origini controverse, che riafferma simbolicamente lo stretto legame tra la città e il suo santuario e che prevede, nel suo rituale, la presenza della ‘mazza civica’, la maggiore insegna cittadina del potere, portata dalla Guardia municipale in alta uniforme.
Le cariche istituzionali sono poi salite alla Basilica Superiore dove - dopo la tradizionale processione dei fedeli nel grande piazzale - monsignor Gabriele Mana ha celebrato la messa: officiata sotto un grande gazebo (nella foto), dal momento che la Chiesa Nuova è inagibile a causa dei lavori di restauro, ma comunque messa solenne e cantata, con una specifica liturgia e trasmessa in diretta da Radio Maria Pellegrina. A chiudere nel Padiglione reale il saluto affettuoso del Consiglio di amministrazione al vescovo che lascerà la Diocesi, dopo le dimissioni accolte dal Papa per il compimento dei 75 anni e la nomina del nuovo capo della diocesi biellese, monsignor Roberto Farinella.
Simona Perolo