Questo weekend le montagne biellesi sono state teatro di una complessa esercitazione di ricerca e soccorso organizzata dal Gruppo regionale cinofili del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico piemontese. L’attività ha coinvolto numerose figure specializzate e ha permesso di testare in condizioni realistiche la sinergia tra unità cinofile, operatori tecnici e personale sanitario.

Simulata la ricerca di un fotografo e di un parapendista dispersi e feriti
Lo scenario ipotizzato era quello del mancato rientro di un fotografo, impegnato a realizzare un servizio per immortalare un cliente in volo con il parapendio sulle creste della zona. Dopo la segnalazione dei familiari, le autorità hanno simulato l’aggancio della cella telefonica del disperso, permettendo alle squadre di delimitare l’area di ricerca.
Ritrovato il fotografo
Durante la perlustrazione, il fotografo è stato ritrovato nel bosco, ferito e disorientato, mentre cercava il proprio cliente precipitato durante il volo. Una squadra si è occupata della stabilizzazione e del recupero del fotografo, mentre le altre hanno proseguito l’operazione per individuare il parapendista.
Salvato il parapendista
Quest’ultimo – un manichino di 80 chili posizionato a dieci metri d’altezza su un albero – rappresentava un caso di soccorso particolarmente complesso. Due tecnici hanno raggiunto il punto dell’incidente, messo in sicurezza e immobilizzato il “paziente”, per poi procedere con la calata al suolo. Qui l’equipe sanitaria ha simulato le manovre di rianimazione e il successivo trasporto a valle.
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Grande esercitazione del soccorso del Soccorso alpino regionale
L’esercitazione, alla quale hanno partecipato sei unità cinofile operative da tutta la regione, affiancate da un istruttore nazionale, cinque piloti di droni, un tecnico esperto in ricerca dispersi, oltre a trenta operatori della delegazione biellese, un medico e un infermiere, ha permesso di verificare la coordinazione tra le varie componenti operative del Cnsas, l’efficacia delle tecniche di ricerca con droni e cani da soccorso, e la rapidità di intervento medico e tecnico in scenari complessi di montagna.