la montagna in sofferenza

Orleoni (Bielmonte): "L'unica speranza sono i ristori"

«Ammonta a quasi 500mila euro il danno economico di una stagione mai partita, che abbiamo deciso di chiudere domenica». Così Giampiero Orleoni, presidente di Icemont, la società che gestisce le piste da sci di Bielmonte, dopo la chiusura della stagione invernale avvenuta lo scorso weekend. 

Orleoni (Bielmonte): "L'unica speranza sono i ristori"
Pubblicato:
Aggiornato:

Orleoni (Bielmonte): "L'unica speranza sono i ristori". «Ammonta a quasi 500mila euro il danno economico di una stagione mai partita, che abbiamo deciso di chiudere domenica». Così Giampiero Orleoni, presidente di Icemont, la società che gestisce le piste da sci di Bielmonte, dopo la chiusura della stagione invernale avvenuta lo scorso weekend.

"L'unica speranza sono i ristori"

«Ammonta a quasi 500mila euro il danno economico di una stagione mai partita, che abbiamo deciso di chiudere domenica». Così Giampiero Orleoni, presidente di Icemont, la società che gestisce le piste da sci di Bielmonte, dopo la chiusura della stagione invernale avvenuta lo scorso weekend. Alle spese vive, e quindi ai soldi sborsati per manutenzioni e preparazione delle piste - ben oltre 150mila euro - vanno ad aggiungersi i mancati incassi dovuti a un inverno costellato di lockdown, più o meno rigidi, ma con un unico denominatore comune: lo sci che è rimasto fermo. «Aspettiamo i ristori» dice Orleoni.

I ristori

Il governo ha previsto nel Decreto sostegni un fondo da 700 milioni dedicati al mondo turistico della neve. In aiuto del mondo della montagna anche la Regione, che lo scorso febbraio ha approvato una delibera di 5.3 milioni di euro di aiuti per le stazioni sciistiche e ristori per maestri di sci, sci club e agenzie di viaggio.

Leggi l'articolo completo su Eco di Biella in edicola

Seguici sui nostri canali