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Ordinanza anti bivacchi in vigore nella zona dei Giardini Zumaglini

Nella mattinata di oggi il sindaco della Città di Biella Claudio Corradino ha firmato un’ordinanza anti-bivacchi a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana.

Ordinanza anti bivacchi in vigore nella zona dei Giardini Zumaglini
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Ordinanza anti bivacchi tra Zumaglini e quattro vie del centro.

Il sindaco ha firmato l'ordinanza

Nella mattinata di oggi il sindaco della Città di Biella Claudio Corradino ha firmato un’ordinanza anti-bivacchi a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana. Le disposizioni antidegrado sono circoscritte all’area pubblica e privata a uso pubblico, esterna e interna, del centro commerciale “I Giardini”, alle vie Lamarmora, Delleani, Aldo Moro, Torino, piazza Casalegno e giardini Zumaglini. L’ordinanza ricalca nella forma quelle già adottate nel corso del 2016 e 2017, per arginare alcuni fenomeni che stanno ultimamente creando allarme sociale tra i cittadini e gli operatori commerciali. Il provvedimento è assunto dopo ripetute segnalazioni giunte al sindaco e al vicesindaco da comuni cittadini, dai responsabili del centro commerciale “I Giardini” e della struttura alberghiera “Agorà”.

Troppi episodi

Dopo la particolare attenzione dei mesi scorsi con il presidio ai Giardini Zumaglini, tema affrontato anche in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, ora il sindaco ha deciso di adottare un’ordinanza con una lunga serie di divieti che rimarrà in vigore almeno fino al 31 marzo 2020. In particolare è fatto divieto di: bivaccare, in maniera scomposta o contraria al decoro; abbandonare contenitori di bevande e alimenti fuori dagli appositi cestini; utilizzare in maniera impropria di arredi urbani; introdurre ciclomotori o altri mezzi a motore nell’area pedonale, sotto i portici e all’interno dei Giardini Zumaglini; sostare in gruppo in modo tale da impedire la fruibilità dei luoghi agli altri cittadini; consumare bevande alcoliche al di fuori degli spazi degli esercizi autorizzati. I trasgressori di questi divieti saranno assoggettati a una sanzione che va da 25 a 500 euro. All’atto della contestazione i trasgressori sono tenuti a cessare immediatamente la condotta illecita. L’inottemperanza di tale ordine impartito dal personale con qualifica di ufficiale o agente di polizia giudiziaria verrà perseguita ai sensi dell’articolo 650 del codice penale.

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Commenti
adalberto

ben fatto

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